Autore Topic: Il mio sogno (a breve termine)  (Letto 1756 volte)

Offline Sergio

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Il mio sogno (a breve termine)
« il: 06 Novembre 2007, 11:22:50 am »
Manca poco meno di un mese al Derby di Sicilia, una manifestazione (sicuramente il più grosso evento sportivo siciliano dell’anno) attesa con trepidazione da due città intere, le più grosse e importanti dell’Isola ma anche due splendide realtà italiane.
Quasi sicuramente sarà un derby per soli abbonati (i fatti del 2/2 sono arcinoti a tutti), quindi nessuna possibilità di acquistare biglietti ma soprattutto niente pubblico ospite sugli spalti. Intanto c’è da dire una cosa: al di la di quanto accaduto il 2/2, negli ultimi anni la situazione era fin troppo degenerata nei rapporti tra le due tifoserie. Non appena ci si incocciava negli spalti (ma bastava anche scorgere i torpedoni carichi di tifosi avversari lungo il percorso che va allo stadio), cominciava un fitto lancio di petardi, pietre, maniglie, fibbie, buste riempite con urina, fumogeni, candelotti di vario genere, bombe, 8| 8| insomma abbiamo fatto letteralmente schifo gli uni e gli altri. Il 2/2 poi c’è scappato il morto, addirittura un funzionario di PS. Catania (ma principalmente il Catania) ha pagato salatamene il suo essere teatro dei disordini (e forse anche più di quanto doveva perché sulle cause della morte di Raciti non tutto è ancora chiaro). Ha pagato di punizione esemplare una espiazione di peccati di cui tutto il calcio italiano (per rimanere nel nostro territorio) n’è stato pregno negli ultimi 20 anni (la cosa mi ricorda un po’ il1986 quando il Palermo pagò con la sua cancellazione da tutti i campionati per tutte gestioni scriteriate del il calcio italiano, salvo poi fare dietro front con creazione di leggi ad hoc quando nelle medesime se non peggiori condizioni del Palermo, si trovarono coinvolte società del calibro di Lazio e Roma).
Forse la soluzione migliore è proprio quella di riservare l’evento ai soli abbonati, data la gravità dei fatti accaduti ed il livello abbastanza infimo in cui sono degenerati i rapporti tra le due tifoserie. Mi fa strano però e mi rammarica tantissimo che il nostro caro derby siciliano (che non può essere accomunato alle stracittadine di Milano, Roma, Torino o Genova, solo per distanza geografica espressa in Km tra le due realtà ma gli ingredienti, i sapori, le speranze, le attese, l’egemonia sportiva sull’Isola, i colori e il folklore ci sono tutti ma proprio tutti) debba essere bollato d’infamia in secula seculorum a dispetto di tutti gli altri derby d’Italia le cui tifoserie annoverano assassini preterintenzionali (a Catania l’omicidio Raciti potrebbe essere colposo o di fuoco amico mentre Paparelli a Roma, De Falchi e Fonghessi a Milano e tanti altri caduti sono il prodotto di accoltellamenti ed agguati), potranno essere disputati con i rispettivi pubblici sugli spalti. Forse la nostra colpa è di aver fermato per una domenica il calcio intero ed il calcio si sa è un baraccone che deve andare necessariamente avanti a tutti i costi. Ma non possiamo rimanere indifferenti nel constatare che il derby di Sicilia, il nostro derby, venga per sempre privato del suo corredo più pregiato (questo carico di passioni, di sentimenti, di attese e speranze che si spostavano da una parte all’altra dell’Isola), sapendo che quanto accaduto lo scorso 2/2 potrebbe accadere in qualsiasi altra parte d’Italia. Il nostro derby, e con esso la nostra immagine, è stato chiuso definitivamente in gabbia, senza possibilità di riscatto alcuna. Abbiamo fatto schifo e questo innegabilmente è vero, ma che ci si dia una possibilità di dimostrare che sappiamo anche essere civili.
Il mio sogno (a breve termine) è questo: che si potesse organizzare, tipo in una grande struttura come il palazzotto dello sport coi suoi 6 mila posti a sedere, un maxischermo dove trasmettere la gara del Cibali con tanto di pubblico sugli spalti e settore ospiti riservato ai tanti catanesi che per motivi di lavoro o altro si trovino occasionalmente a Palermo in quella sera. Certo sarebbe una gran risposta, un bel segnale (di cui intanto ne abbiamo bisogno noi, per dimostrare a noi stessi di non essere poi così fanghi come siamo apparsi di recente) da mandare a chi crede che la nostra Isola possa sempre fungere da esempio o da banco esperimenti e fare da catarsi per tutti i mali del calcio italiano. La mia speranza è che questo forum, questo post in particolare, possa essere letto da chi avrebbe facoltà e capacità di mettere in moto una simile iniziativa.
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline bua

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Re: Il mio sogno (a breve termine)
« Risposta #1 il: 06 Novembre 2007, 12:47:10 pm »

Il mio sogno (a breve termine) è questo: che si potesse organizzare, tipo in una grande struttura come il palazzotto dello sport coi suoi 6 mila posti a sedere, un maxischermo dove trasmettere la gara del Cibali con tanto di pubblico sugli spalti e settore ospiti riservato ai tanti catanesi che per motivi di lavoro o altro si trovino occasionalmente a Palermo in quella sera. Certo sarebbe una gran risposta, un bel segnale (di cui intanto ne abbiamo bisogno noi, per dimostrare a noi stessi di non essere poi così fanghi come siamo apparsi di recente) da mandare a chi crede che la nostra Isola possa sempre fungere da esempio o da banco esperimenti e fare da catarsi per tutti i mali del calcio italiano. La mia speranza è che questo forum, questo post in particolare, possa essere letto da chi avrebbe facoltà e capacità di mettere in moto una simile iniziativa.


Trovo un po' difficile che una simile iniziativa possa essere presa in considerazione, perché sarebbe in contraddizione con i provvedimenti restrittivi.
Penso che la strada per il riscatto sia comunque percorribile: è importante che si continui a giocare questo derby ad alti livelli, per dare risonanza a dimostrazioni di civiltà che spazzino via i luoghi comuni alimentati da giornalisti troppo pigri per andare a fondo delle notizie. La macchia del 2/2 (come quella della morte di Antonino Currò) resterà indelebile per Catania, ma da quell'orrore deve nascere qualcosa di buono. L'optimum sarebbe che questo qualcosa fosse un bene per tutto il calcio italiano e  non solo per noi, ma mi sa che siamo lontani da questo risultato.
In ogni caso io spero ancora che i derby si giochino a porte aperte, magari con la sola restrizione della chiusura del settore ospiti, visto che quest'anno le cose sembrano cambiate.
Riguardo lo schifo di cui ci siamo autoricoperti negli ultimi anni, per capire quanto sia idiota questo atteggiamento basta pensare che qualche palermitano che lavora a Catania si è beccato gli sputi dei suoi concitadini che seguivano la propria squadra. Ovvio che lo stesso possa accadere ai catanesi che lavorano a Palermo.
Il mio sogno, come ho già ribadito altre vole, è di vedere le due squadre fare insieme un giro di campo a fine gara, a sottolineare che, comunque vada, l'evento sportivo non deve avere strascichi di sorta. Sarebbe davvero un bello spot, se il pubblico applaudisse i giocatori delle due squadre.
Ciao!