Quel che ci dovrebbe preoccupare, semmai, se vuoi lo dico, è pensare all'eventualità in cui Pulvirenti dovesse decidere di mollare il Catania, venderlo e comprarsi, chessòio, Malpensa o Fiumicino... Chi c'è dopo Pulvirenti? Un altro Gaucci? Chi c'è a Catania disposto a scommettere sul calcio? Chi c'è stato in passato? Lasciamo stare. Questo dovrebbe farci riflettere e inquietarci. Il che non significa che per paura di perderlo, semmai, uno debba accettare supinamente tutto quello che Pulvirenti passa. Ma se proprio dobbiamo alzare la voce aspettiamo che faccia qualcosa che non va. Si può essere così preventivi e ansiosi con il calcio e tanto assuefatti e rassegnati con tutto il resto in questa città? Diamine...
...se codesta preoccupazione ci deve colpire ai noi catanesi che abbiamo un "NINUZZO" di sangue rossazzurro...figuriamoci come "ballano" i nostri "cugini" palermitani che di presidente ne hanno uno sì, bravo, competente, ricco ma con un DNA lontano mille miglia dall'essere siciliano...che a mio avviso non esiterebbe neanche un secondo a lasciare il capoluogo isolano se trovasse chissà dove un'opportunità ancora più ghiotta della città di Palermo (vedi la Turchia, ad esempio, potenziale immenso bacino di utenza calcistica).
Il calcio è uno sport meraviglioso, da qualunque angolo o coordinata lo si veda...da giocatore, da spettatore e da dirigente societario.E' uno di quei pochi esempi dell'organizzazione umana in cui le vittorie, i risultati dipendono solo in parte dai soldi che hai in portafoglio...beh mi faccio capire meglio, con un esempio, una sorta di parabola...se un uomo sogna di comprarsi un'automobile sportiva di seconda mano può ottenere lo stesso oggetto in due modi:
- immediatamente e comodamente, andando nell'autosalone sotto casa
- dopo lunghe ed estenuanti ricerche, telefonate, attraverso inserzioni nei quotidiani, nei siti web specializzati etc.
Entrambi le soluzioni conducono allo stesso risultato...ma....nel primo caso si saranno spesi ad esempio €40.000, nel secondo avrai portato nel tuo garage lo stesso coupè ma con DIECIMILA euro in meno!!!La tua VOLONTA', FEDE, MOTIVAZIONE è stata premiata.LA LEGGE DEI GRANDI NUMERI ti ha portato dopo dieci, venti incontri a trovare magari quel soggetto che aveva estremo bisogno di vendere quell'oggetto!!!
Con questo voglio dire che, a mio modesto parere, non bisogna chiamarsi Inter, Juve, Milan per costruire un grande gruppo, una squadra competitiva.E' SOLO QUESTIONE DI SCELTA...queste società si possono permettere il lusso di comprare campioni già affermati, (senza faticare più di tanto) che ovviamente valgono una barca di soldi che sono in grado di sborsare, ma una società con minori risorse PUO' TROVARE ALLO STESSO MODO UN CAMPIONE, spremendo al massimo la propria volontà, la ricerca, guardandosi intorno mille volte!!!
Perchè nel momento in cui scrivo, stanno giocando nel mondo decine di milioni di ragazzi dai sedici ai diciotto anni, totalmente sconosciuti e dall'irrisorio valore di mercato.E uno, cinque, forse venti di essi sono già degli autentici talenti che farebbero la felicità e le fortune di qualunque club.Mi chiedo a questo punto cosa c'entra il denaro in tutto questo.QUI OCCORRE COLTIVARE, ANZI, MANTENERE ALTRI FATTORI: un gruppo societario fatto di dirigenti, collaboratori esterni che diano il meglio di sè stessi per il Catania, CHE NON MOLLINO MAI LA PRESA.Gente che sia in grado istante per istante di monitorare ogni cambiamento in meglio e in peggio del lavoro fatto dallo staff tecnico: ALLENATORE E GIOCATORI.Gente che viva 24 ore su 24 nella ricerca di nuovi talenti (è solo questione di pazienza, di volontà) e in questo concordo in pieno il discorso della creazione di serio VIVAIO NOSTRANO.E' assolutamente inconcepibile, proprio per una questione di statistica, di grandi numeri, che dal 1946 a oggi Catania, una città in cui decine di migliaia di ragazzi praticano il calcio abbia sfornato un solo grande campione : "Petru u tuccu"...che peraltro ci sfuggì andando prima a Varese,poi alla Juve per approdare in Nazionale!!!UNO SOLO!!!!E' QUASI MATEMATICAMENTE IMPOSSIBILE!!!Città come Amsterdam, che non sono delle metropoli come qualcuno crede, ma agglomerati urbani non più grandi di Palermo o Genova sono DIVENUTE DEI VERI E PROPRI OPIFICI DI CAMPIONI, DI TALENTI, grazie ad un GRANDISSIMO VIVAIO!!!
La nostra unica preoccupazione a mio avviso che dobbiamo avere non è la mancanza di soldi o di sinergie con la classe politica o la mancanza di una cultura sportiva da serie A...è semmai l'incapacità si sfruttare a pieno le nostre energie intellettive, emotive e fisiche.
Se abbiamo un Catania Calcio che cura momento per momento ogni aspetto della gestione, senza mai mollare, andando dritto verso le mete prefissate, allora possiamo stare tranquilli...Concordo pienamente le parole del nostro Presidente qualche mese fa quando disse: "una grande squadra parte dalla società, non dall'allenatore"...è inutile che ci scervelliamo sulle probabili scelte tecniche di Mister Baldini...se costui cominciasse a fare "fet'i bruciatu", con scelte infelici (magari non capirà, ad esempio che Vargas, un giocatore per me IMMENSO, merita di proporsi anche in fase offensiva...)...è pronto sicuramente qualcun altro che, SE LA DIRIGENZA HA VISTO BENE, rimetterà a posto le cose.
VOLONTA', FEDE, MOTIVAZIONE...l'esplosione di queste tre componenti può far raggiungere qualunque risultato...e non solo nel calcio..scusatemi l'insistenza...
FORZA CATANIA!!!!!!!!!!!!!!!!!