Ergo evincere, caro Sergio, che quegli stessi da te citati valgono quanto Simplicio, Guana, Bresciano, caracciolo, Di Michele...etc., no!?
No m’pare Gaspare, come tu ben sai, il campionato del Palermo si era interrotto alla vigilia di Natale, quando tra noi e l’Empoli c’era un abisso di punti. Quel Palermo, che non era certamente bello a vedersi tranne negli assolo dei suoi singoli (Di Michele e Amauri su tutti) era piuttosto concreto. Poi, tra l’infortunio di Amauri, perdita incommensurabile, e l’incapacità di Guidolin di uscir fuori dai suoi tradizionali canoni, fecero del Palermo la banda del buco. In sede di mercato estivo avevamo trattenuto Caracciolo (forse credevamo di dare un ricambio a Di Michele) mentre invece avremmo dovuto trattenere Godeas (uomo d’area e punta di razza). Vedi cos’è, caro Gaspare, ogni allenatore cerca di dare un gioco ai giocatori che si ritrova. Scantulin, invece, piuttosto che dare un gioco diverso dal suo amatissimo albero di natale (o del 4-3-2-1), voleva adeguare gli uomini che gli erano rimasti (e alcuni dei quali godevano di chissà quale imprimatur imposto dalla società) all’unico suo gioco concepito. Così buttava via Matusiak, prima punta di ruolo, perché a suo dire non conosce l’Italiano, per fargli fare a Caracciolo (che l’italiano lo conosce bene e chissà perché non glielo ha mai detto che fare reparto da solo non è cosa sua!) quello che faceva prima Amauri con la conseguenza di esporre Caracciolo al pubblico ludibrio verso i tifosi e di esporre i tifosi al pubblico ludibrio dell’Italia intera. Si pensava che a chiusura di mercato invernale le cose si potevano aggiustare ed invece, malgrado due giovanissimi rinforzi arrivati (oltre ai due esperti centrocampisti), le cose rimasero invariate ed in campo continuarono ad andare giocatori che si erano già dimostrati incapaci a svolgere il compito richiestogli e senza nessuna voglia di impegnarsi e chi invece aveva qualità da mettere in campo e stimoli da vendere veniva tenuto a marcire in panchina se non addirittura in tribuna. Questo, in sintesi, è quanto accaduto al Palermo lo scorso anno. Con un Sonetti o un Papadopulo qualsiasi, certamente non avremmo fatto la miseria di 3 punti in 8 gare interne.
Caracciolo è più una seconda punta; al massimo può fare la prima punta in un 4-4-2 o meglio ancora in un tridente. Ma partire dal centrocampo, intercettare il lancio lungo e proteggere da solo la palla dall’arrivo dei due centrali difensivi avversari per far salire i centrocampisti, non è cosa sua.
Spero e mi auguro, anzi ne sono certo, che a Genova avrà miglior fortuna. Per rispondere al tuo dubbio, caro Gaspare, la metà di Caracciolo è stata ceduta per 4,5 mln di euro (e pensare che con mezzo milioncino in più s’accattavanu a Spinesi
; o a Genova si sono rincoglioniti o tra le due punte una certa differenza c’è.
) Anche Di Michele è andato via per 5 mln per cui, come vedi, stiamo parlando di calciatori di livello ma sfruttati malissimo lo scorso anno.