Ragazzi, dobbiamo sposare la politica del presidente che ha detto - finalmente aggiungo io - che non c'è alcun complotto contro il Catania, che i fatti del 2 febbraio sono accaduti a Catania e quindi non possiamo lamentarci, che abbiamo le capacità tecniche di salvarci e dobbiamo farlo con le nostre forze, anche giocando ogni giorno, non importa.
Io mi auguro di salvarci soprattutto per motivi economici, per non rischiare il fallimento, perché questo è uno dei campionati più brutti e falsati cui abbiamo preso parte, ma comunque anche quando torneremo in B o in C sarò sempre al fianco della mia squadra e della mia bandiera, chiunque la regga.
Nota a margine: questa stagione, comunque vada a finire, ha dimostrato una certa immaturità dell'ambiente catanese (direi anche degli altri ambienti siciliani, ma non mi permetto per non entrare in casa d'altri), che non mi pare ancora pronto per la Serie A, nonostante i luoghi comuni. In primis perché non abbiamo saputo impedire uina tragedia che, a quanto pare, era annunciata perché in curva Nord si vociferava da tempo di attentati in preparazione. Inoltre, se avessimo fatto il campionato del Parma o del Chievo, adesso saremmo belli e spacciati, mentre lì, a parte le teorie complottistiche, forse forti delle esperienze dei finali di stagione "anomali" degli anni scorsi, non ci sono state turbative eccessive all'operato delle società e ora sono in posizione di vantaggio nello sprint finale. Anche se dovessero retrocedere loro, penso che non avranno difficoltà a costruire una squadra competitiva il prossimo anno, mentre noi, storicamente, dopo ogni retrocessione rischiamo nuovi tracolli, insomma, comunque vada, dovremo fare tesoro di questa esperienza per costruire il nostro futuro.
Se penso che già nel 1946 la nascita del C.C. Catania rischiò di saltare (e si perse l'opportunità di partire dalla serie B) perché non era stato costruito il muro di cinta dello stadio, che per il completamento dello stesso si parlò già allora di "convenzione" con il CONI e che oggi ci troviamo, pur non essendo reduci da un conflitto mondiale, ancora in situazioni simili, con l'unica speranza di rimetterci alla buona volontà dei nostri dirigenti, lontani dalla "normalità" che prevederebbe che ogni componente faccesse la propria parte...beh, un po' mi viene da essere pessimista sul fatto che la nostra storia possa cambiare in meglio.
Ciao!