Quante cose ci sarebbero da dire su questo Palermo-Fiorentina. Iniziamo dalla truffa. Tentata. Non so come la penserà il mondo intero, ma io non condivido ASSOLUTAMENTE la gestione palermitana del gol di Mutu. Non la condivido prima, durante e dopo.
Prima. Guana perde il tempo e la palla va a Mutu. Io ho la netta sensazione, anche guardando le immagini, che Guana non appena visto che l'errore poteva essere pericoloso, si sia buttato per terra per speculare e costringere la Fiorentina all'interruzione della pericolosa azione offensiva. Fossimo in Inghilterra non avrei dubbi, Mutu non ha mostrato fair-play. In Italia mi viene più facile pensare che la truffa parta proprio da Guana. Specialmente se consideriamo che poi il nostro centrocampista, che sul momento sembrava essersi strappato muscolo della coscia con relativi tendini, legamenti e vasi sanguigni, ha poi continuato la gara fino al 94esimo fresco come una rosa. Palermo-Catania all'andata la sceneggiata la fece Mascara, tanto é vero che non ci credeva neanche Biso, che quel pallone lo tenne tanto tra i piedi da farselo portare via piuttosto che mandarlo in fallo laterale, stavolta l'attore aveva i colori rosanero e non quelli della squadra ospite.
Durante. Mutu parte in contropiede solo contro tutta la difesa del Palermo. Salta tutti come birilli e fa gol. Un film già visto quello delle belle statuine rosanero. Ma non era più semplice fare fallo su Mutu al primo dribbling e concedere alla Fiorentina solo una punizione dal limite invece del gol?
Dopo. La reazione isterica della squadra, Di Michele su tutti e di Guidolin, la dice tutta sul momento di confusione che vive il Palermo. Guidolin ha pure continuato con uno spettacolo deprimente dopo l'espulsione, con quella tentata rissa con Prandelli e non ha lesinato "complimenti" al tecnico viola, che per inciso mi fa un'antipatia innata, nelle interviste dopo partita. Guidolin non c'é più con la testa. Mi dispiace ammetterlo, ma é così. E per Guidolin, come per Foschi, vale lo stesso principio da me denunciato dei cattivi maestri e delle menti deboli che ci sono nel calcio.
Finita questa lunga premessa passiamo alla partita, che mi sembra avere detto un paio di cose importanti. Oggi come oggi il Palermo può solo giocare a fare un gol più dell'avversario. In difesa siamo prossimi al ridicolo, sia che l'avversario si chiami Fiorentina, sia che si chiami Chievo. Un gol a partita dobbiamo metterlo in preventivo, possiamo solo puntare a farne uno in più dell'avversario, un pò come ad inizio stagione, quando le partite si vincevano quattro o cinque a tre.
La seconda cosa che mi viene in mente dopo questo Palermo-Fiorentina é che Cavani non sarà probabilmente ancora pronto per giocare centravanti titolare se davanti a lui ha Amauri o Caracciolo, ma in condizioni di difficoltà di scelte rinunciare a lui o a Matusiak per proporre la banda bassotti significa regalare un reparto agli avversari. Cavani non mi é sembrato affatto emozionato, il giocatore sembra esserci, si é guadagnato punizioni, é stato picchiato, ha picchiato anche lui, soprattutto quando ha mandato il pallone sotto l'incrocio dei pali, con il Palermo in dieci uomini e la Fiorentina che pensava ormai di avere in tasca i tre punti. Una generazione come la mia cresciuta a pane e serie B non può non associare il gol di Cavani a quello che Gianni De Rosa segnò al Verona ad inizio primavera del 1982. Bei ricordi.
Riassumendo, stavolta a differenza di altre gare il Palermo ci ha messo grinta e generosità, ha rimontato in inferiorità numerica, ha difeso con i denti il pareggio, massimo traguardo cui poteva ambire in quelle condizioni. Bravi. Adesso bisogna tornare a fare punti e dimostrare che le qualità morali viste oggi non siano state dettate dal momento contingente, ma siano invece il primo indizio di una recuperata voglia di far bene. Adesso ci sono due trasferte insidiose, ma non impossibili, a Genova e Torino. Vediamo di non fare danni. Possibilmente partendo dallo schierare in campo formazioni "logiche".
Ultimo pensiero dedicato a Toni. Nelle ultime sessantacinque partite é stato un bomber veramente implacabile, più ancora che ai tempi in cui vestiva la maglia rosanero. Nelle ultime sessantacinque partite escluse quattro: quelle contro di noi. In queste gare Toni ritorna ad essere quel giocatore grandissimo nel procurarsi la palla gol perfetta ed altrettanto sciagurato nello sbagliarla. Diciamo che anche oggi ha avuto almeno tre palle gol pulite pulite? Sarà la vicinanza con questa maglia rosanero, sara la deà Nemesis. Chissà...
"Non nobis Domine, sed nomini Tuo da gloriam"