Posso dire una cosa?
Basta parlare di 200/300 delinquenti.Non possiamo liquidare sempre tutto così.Troppe volte l'ho sentita usare questa formula negli ultimi anni.Ed i risultati sono questi.
Quando compaiono i dati dell'osservatorio sulle manifestazione sportive ed indicano la tifoseria del Catania come una delle più violente,se non la più violenta,ci restiamo male e parliamo di complotto teso ad infangare la città.
Cosi,lo ripeto,come quando compaiono le classifiche Istat e del Sole 24 ore che ci mettono agli ultimi posti di tutto,e ci restiamo male.Ci restiamo male ma continuiamo a trattare questa città con i piedi e a non rispettarla.
Vogliamo parlare di fatti?Sono anni che ormai a Catania la tifoseria ultras è degenerata.A partire dal caso Currò ad oggi.E ce la siamo cavata sempre troppo a buon mercato,ce ne siamo usciti con la formula dei 200 teppisti.
Vogliamo guardare all'anno in corso?Quante partite abbiamo giocato in casa?Setto,otto?Benissimo.
Con l'Atalanta ricordo di avere letto che ci sono stati problemi con la polizia nei pressi dello stadio.
Con il Messina un agente di polizia è quasi rimasto ucciso.
Con il Livorno ho letto di scontri negli autogrill tra i nostri supporters e quelli livornesi.
Con il Palermo non c'è bisogno di aggiungere altro.
Quattro partite su sette o otto in casa,ci sono stati problemi,in una ci stava per scappare il morto ed in una ci è scappato.
Cioè su piu della metà delle partite in casa,una si e una no,è successo lo schifo.E ancora parliamo di 200 teppisti?
Mi dispiace carusi,cosi non si va lontano.Ma assolutamente.
L'autocritica deve partire da noi.E' vero quello che dice Gaspare che non possiamo essere noi ad assicurare alla giustizia i colpevoli di tutte queste cose.Ma dobbiamo smettere anche di uscircene sempre allo stesso modo.
Sennò è finita veramente.
No Fratello, perdonami. Non sono d'accordo!
E' finita se passa questo tuo scoramento, che non è più autocritica, ma autolesionismo. Scusami, non prendertela, ma non accetto questo tuo discorso.
A caldo anch'io l'ho pensata così e quelle parole al Presidente che avevo scritto erano li a testimoniarlo. Ma adesso, a mente non dico serena ma più lucida e guardando questo volo di avvoltoi attorno al nostro presunto, e ribadisco presunto, cadavere dico che non ci sto.
Non ci sto ad essere ostaggio di quei 200...300...pure 1000 individui che sono comunque una minoranza Fein...una minoranza!
Non ci sto ad essere associato a loro. Io non ho fatto nulla, Fein e non mi sento complice di nessuno se non dell'amore verso la maglia e a questa gloriosa società che dal 1946 fa calcio in Sicilia e, come dice pure Nino Pulvirenti, bisogna difendere a denti stretti.
Bisogna che ci rialziamo e combattiamo più agguerriti di prima. Lo dobbiamo anche per onorare la memoria di Filippo Raciti. Non può e non deve passare il messaggio che Catania si arrende ad un manipolo di minorenni, di bambocci, senza valori, nè dignità.
Dobbiamo pretendere, così come è stato per i fatti di mafia, dallo Stato, dalle istituzioni, leggi che ci tutelino, che salvaguardino noi gente onesta e perbene, che vuole continuare a portare i propri figli allo stadio.
Me ne strafo.t.to degli osservatori, dei Sole 24 ore....non ne posso più di pagare per una minoranza e lo ripeterò alla noia Fein, una minoranza!!
Voglio e pretendo giustizia. Voglio vedere la mia città e la mia squadra in primo piano sui media perchè è quarta in calssifica, il mio Presidente in tv come modello di geniale capacità gestionale.
Perchè trovo scandaloso che ci puntano addosso i riflettori solo per quello che è successo venerdì sera, che Pulvirenti in tv deve giustificarsi davanti a gente che nella vita ha venduto chiacchiere e vive in città calcisticamente più violente di Catania!
No Fein, io non ci sto a questo gioco al massacro. Rivendico la mia e la tua dignità e quella di 16.000 abbonati che hanno il diritto a riavere quel sogno che quella MINORANZA gli ha infranto venerdì sera!
Ciao!