Che onore, che bella recenzione dal sito dell'UEFA :wink:
(http://Re Giorgio CoronaRe Giorgio Corona (©Getty Images))
Il Catania non soffre di vertigini
Venerdì, 15 Dicembre 2006
di Giulia Corda
Chi pensava che il Calcio Catania dopo oltre 23 anni di assenza dalla serie A potesse accusare problemi di adattamento al grande calcio o soffrire di “vertigini”, si è dovuto presto ricredere. Il campionato è quasi al giro di boa e la formazione siciliana è una delle più belle sorprese di questa stagione: occupa con merito il quarto posto in classifica e alle pendici dell’Etna c’è chi sogna la qualificazione in UEFA Champions League.
Marino
Tra i maggiori artefici del grande campionato dei siciliani va sicuramente annoverato Pasquale Marino, tecnico serio e preparato. Salito alla ribalta in Puglia – prima al Paternò, con cui in due stagioni è passato dalla D alla C1, e poi al Foggia, con cui ha ottenuto la promozione sempre in C1 – è a Catania dal 2005/06. In un ambiente che aveva già conosciuto da calciatore, ha centrato al primo tentativo una storica promozione e quest’anno ha vinto la sua scommessa puntando sull’intelaiatura della squadra del campionato cadetto.
Fattore Massimino
Tra i punti di forza del Catania c’è indubbiamente lo stadio “Angelo Massimino”, l’ex Cibali intitolato alla memoria del presidente che è stato al timone della società per 22 stagioni: tra le mura amiche la squadra non perde dallo scorso anno (28 gennaio, contro l’AS Bari) e ha conquistato 15 dei suoi 23 punti in classifica. Anche se due partite – contro S.S. Lazio e Torino FC – sono state disputate in campo neutro.
Campagna acquisti
Dal 2004/05 il presidente del Catania è Antonino Pulvirenti, titolare di una holding che controlla anche una compagnia aerea. Dopo aver mantenuto la promessa-promozione, il patron si è dato da fare per allestire una rosa adeguata al salto di categoria senza snaturare il gruppo che tanto bene aveva fatto negli anni precedenti. Gli acquisti più importanti sono stati quelli dei difensori Lorenzo Stovini (ex Lecce) e Juan Manuel Vargas (peruviano prelevato dal Colón Santa Fe) e dell’attaccante Giorgio Corona. Quest’ultimo, soprannominato “re Giorgio”, è arrivato in serie A soltanto quest’anno dopo tanta gavetta in B e C: ha esordito con il gol-vittoria in trasferta contro il Cagliari Calcio ed è già andato a segno cinque volte.
Spinesi
Un altro giocatore che sta davvero facendo bene in Sicilia è Gionatha Spinesi, vicecapocannoniere della serie A con 8 reti alle spalle di Francesco Totti e Christian Riganò. Toscano cresciuto nel Pisa calcio, dopo aver giocato tre stagioni in A con il Bari dal 1998 al 2001 ne ha disputate cinque consecutive nel campionato cadetto finendo costantemente in doppia cifra: 90 i gol che ha complessivamente messo a segno. Il Catania, che lo ha acquistato dall’AC Arezzo, ha dimostrato di aver avuto ragione a credere in lui.
Sogno
I siciliani non hanno mai partecipato alle coppe europee nella loro storia e raggiungere questo traguardo sarebbe un grandissimo successo per i giocatori etnei. La squadra ha dimostrato di saper reggere palcoscenici importanti, anche se nel suo cammino si è imbattuta in rovesci pesanti come quello dell’Olimpico contro l’AS Roma (una sconfitta 7-0 che ha lasciato strascichi e suscitato polemiche). “E' un momento bello per noi visto che siamo quarti nel massimo campionato, però viviamo alla giornata e ci godiamo questa splendida situazione – ha chiarito Pulvirenti – L'obiettivo rimane la permanenza in serie A e restiamo tranquilli”.
Vera sorpresa
Ma Marino stesso non è sembrato d’accordo con il presidente. “In estate il direttore Lo Monaco ci ha proposto un premio Europa. Io non pensavo certo alla zona Champions o Uefa, non sono nemmeno andato a firmare – ha dichiarato con una punta di rammarico – Pensare seriamente all'Europa sarebbe comunque un errore disastroso. Il nostro obiettivo principale è e deve restare la salvezza. La gente può permettersi di pensare in grande, noi no, dobbiamo mantenere alta la concentrazione. La nostra forza è il sacrifico, la voglia di mettersi sempre in discussione, la meticolosità con la quale ci prepariamo ad affrontare ogni impegno. Anche se la vera sorpresa siamo noi”. Il ritorno di Giuseppe Mascara dalla squalifica e di Fausto Rossini dall’infortunio saranno però due frecce in più nel suo arco.
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