Questa settimana i prodi paladini peloritani furono chiamati alla pugna presso il ribollente stadio di Bergamo. Non vi fu alcun mistero da parte del commissario unico Bruno Giordano nel fornire la lista degli 11 eroi chiamati alla battaglia. Presto le linee avversarie avanzate ebbero un leggero sopravvento, ma l'attenta e ordinata difesa ospite pose termine allo sfogo iniziale. Quand'ecco un'improvvisa azione di disturbo colse leggermente impreparato sia il centromediano metodista che il terzino destro, consentendo all'ala locale di marcare una casuale rete. Vibrante fu la reazione peloritana e purtuttavia non giunse all'agognato epilogo.
All'inizio della ripresa si colsero segnali di grande risveglio dell'undici in maglia rossa (un appunto alla tenuta dove un tono di nero avrebbe fatto la sua figura). Ma un ascaro nemico con improvvisa e tradimentosa mossa riuscì ad insinuarsi nella terza linea sicula trovando una traiettoria impossibile. Ben lungi dall'essersi arresi gli 11 leoni si riversarono vieppiù nella metà campo orobica, ottendo una serie di rimesse laterali. Fu proprio nel momento del massimo sforzo che giunse la terza rete avversaria favorita da un colpo da bigliardo assai fortunoso. Un'altra compagine si sarebbe arresa, ma il mai domo Messina risultò eroico e fin quasi commovente nell'assalto finale che gli valse prima una e poi un'altra rete, e proprio quando si palesavano i prodromi di una terza e risolutiva marcatura l'arbitro pose fine alla contesa.
Non c'è tempo per i lascrimosi sermoni, una nuova e più affascinanate contesa attende i nostri eroi nella prossima partita presso il monumentale stadio Meazza in San Siro.