... Inter di un'altra categoria. Ha vinto col minimo sforzo, come solo le grandi squadre sanno fare, tecnicamente più forti del Palermo, fisicamente non c'è stata partita. E' stata la prima squadra quest'anno che mi è sembrata assolutamente fuori dalla nostra portata.
Con buona pace di quelli che parlavano di scudetto, perché il nostro obiettivo è solo quello della qualificazione in Champions. E oggi i punti di vantaggio sul quinto posto sono ancora 8.
Una minzione speciale, invece, ai tifosi interisti dell'anello superiore, per intenderci i siciliani che si vestono di nerazzurro. La minzione speciale per le loro facce quando sventolavano le bandierine con i colori della città di Milano e poi mentre gli interisti dell'anello inferiore, quelli milanesi doc, intonavano il coro "Africani pezzi di m e r d a" nei nostri confronti. Bravi. 7+.
Detto questo passiamo all'analisi in rosanero. Si è fatto quello che si è potuto, non ci si è arresi mai, fino all'ultimo e questo mi basta. Adesso speriamo di non perdere Amauri dopo Di Michele e soprattutto speriamo di recuperare quel briciolo di entusiasmo che potrebbe venire a mancare, immotivatamente, dopo questo 1-2 fra Cagliari ed Inter.
Domenica non ci sarà Guana ed il Parma, pur falcidiato da infortuni e squalifiche, giocherà la gara della vita, perché 8 punti iniziano ad essere un po' pochini per passare il Natale in serenità e dicembre si avvicina. In mezzo ci sarà il ritorno degli ottavi di coppa Italia con la Samp. Ancora una volta si gioca ogni tre giorni. Ma tant'é...
Capitolo singoli, due giocatori per spiegare perché certi campionati vanno in un modo ed altri no: Amauri e Caracciolo. Il primo stasera ha tirato in porta, preso il palo e la palla è rimbalzata in rete, il secondo ha colpito di testa, ha preso il palo e la palle é rimbalzata fuori dall'area. Menza paruola.
"Non nobis Domine, sed nomini Tuo da gloriam"