Autore Topic: Torino - Palermo (Coppa Italia)  (Letto 1903 volte)

Offline Sergio

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Torino - Palermo (Coppa Italia)
« il: 07 Agosto 2022, 12:17:53 am »
Mi auguro in futuro di non veder più riproposto Soleri nell’insolito ruolo di trequartista perché non è il suo ruolo e si è un po’ ridicolizzato da solo, lui che è un po' leggerino mentre tutta la mediana del Toro ha manifestato una fisicità di sostanza decisamente elevata. La differenza di categoria oggi si è vista subito e se vogliamo essere pignoli loro sono una squadra di serie A (e l’anno scorso si son giocati l’Europa) mentre noi grosso modo siamo stati quelli della C, per di più incompleti. Il risultato non fa una grinza.
Da rivedere anche Pigliauccelli perché oggi ho visto più scumazza che concretezza. Di primo acchito mi è parso la bella copia di Pelagotti ma siamo appena all’inizio e non voglio produrmi in bocciature anticipate. Diciamo che lo metto sotto osservazione.
Adesso sotto con nuovo allenatore e, a cascata, tutto il resto. L'11 titolare va abbondantemente ridisegnato.
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline Templare

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Re:Torino - Palermo (Coppa Italia)
« Risposta #1 il: 07 Agosto 2022, 06:50:17 pm »
Il futuro. Non sappiamo con Corini, che adesso e' ufficiale, che ruolo avra' Soleri. Ricordo che il Genio ha iniziato la carriera (magari sbaglio) usando il 4-4-2. Alla fine il 4-2-3-1 di Baldini, che questa squadra ormai recita alla perfezione, non e' altro che un 4-4-2 piu coraggioso. Mi auguro che Corini non abbandoni schema e movimenti ormai memorizzati per stravolgere tutto con il 4-3-1-2 che ha usato negli ultimi anni. Inutile dire che la difesa a 3 non vorrei vederla nemmeno in caso di nuova emergenza planetaria, col vaiolo delle scimmie a decimare atleti etero oltre che frequentatori del Muccassassina.

Di certo Corini non e' "spericolato" come Baldini o altri allenatori del genere "primo darle", mi aspetto una filosofia di gioco meno spumeggiante e per il mio modo di intendere il calcio sarebbe un dolore.

Aspettiamo e vediamo.

Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.