https://www.rivistaundici.com/2021/03/11/palermo-brand-maglia-logo/Concetti forse messi in discussione dalle ultime vicende, ma voglio sottolineare due cose.
La prima è che la storia va raccontata, anche se non piace, e non bisogna vergognarsene mai.
Quindi riconoscere e ricordare i 5 o 6 fallimenti è una base fondamentale per costruire il futuro.
Poi se penso a quanto è stato difficile far conosce a Catania la storia di Kertesz (forse perché risale al periodo pre-46? Eppure quei campionati in B sono conteggiati nel nostro palmares), all'impresa che c'è voluta per realizzare il murales, con inutili polemiche annesse, all'ostracismo della stessa società di allora alla mostra fotografica alle Porte di Catania di qualche anno fa, nonché ad alcune iniziative proposte da un'azienda che si occupa di riproporre maglie storiche, capisco perché non siamo stati ancora capaci di creare qualcosa di duraturo, nonostante i risultati dei primi anni 2000 e l'enorme potenziale di passione e affetto che c'è in questa piazza, come in molte altre piazze del sud.
Detto questo, sottolineo che come dice l'autore dell'articolo, senza i risultati tutto crolla, ma i risultati soli non bastano, occorre necessariamente costruire un percorso di fidelizzazione del tifoso.
In questo Pagliara sarebbe stato utilissimo.
Per Mirri la sfida è quasi impossibile e forse si è già arreso, ma ha fatto bene a provarci.
Il museo storico si deve fare, prima possibile, e la storia pre 1946 va raccontata, anche se non piace.