Infatti. Per un ana stagione sana si è sentito fare l'encomio della triade dello scorso anno affermando che avevano gestito benissimo tutto. Poi si è scoperto che hanno dovuto scegliere se pagare i giocatori o le assicurazioni (da qui il -1) e che per Castro non si è potuto saldare il debito (da qui il -6).
Questo per chairire che i problemi finanziari c'erano ci sono e non potranno non esserci in futuro, anche se c'è Lo Monaco. Perché siamo in C e ci siamo arrivati con due retrocessioni che non hanno lasciato nememno la base tecnica e finanziaria su cui ricostruire.
A Pianeta Catania lo scorso anno si ribadiva ogni puntata che "non è vero che il Catania sta fallendo", oggi leggo su "La Sicilia" che c'è stato il rischio di non potersi iscrivere al campionato.
Sono d'accordo, anche se la situazione era veramente complessa ed era inevitabile affrontare tutto senza commettere errori.
Insomma, per chi ancora prende per oro colato quanto si dice nell'etere e sui quotidiani, credo sia arrivato il momento di analizzare la realtà dei fatti. Per sopravvivere in Lega Pro ci vuole una società con alle spalle una proprietà florida. Al momento noi restiamo un club in sofferenza, blasone o non blasone. Per tirarci fuori ci vorrà il miglior Lo Monaco, non quello che sbaglia meno degli altri, ma quello che non sbaglia affatto, sempre che esista e sempre che il processo WJ non ci affossi.definitivamente.
Mi stupisco che ti stupisca. Capisco il tuo ragionamento e lo condivido, ma il rischio di fallimento era facile immaginarlo, perché lo temevamo sin dai tempi della retrocessione dalla A alla B, dicendo che se il Catania non fosse risalito immediatamente, la situazione sarebbe diventata complessa. Figuriamoci dopo lo spendi e spandi nel campionato di serie B, la quantità di giocatori con stipendi alti da dare in prestito e l'ingaggio di quegli onesti giocatori di categoria che però scapparono subito dopo la retrocessione. A tutto questo aggiungiamo il caos dalla faccenda "i treni del gol". Diventa impossibile credere a chi nega il rischio di fallimento.
Oltretutto, persino Lo Monaco è stato chiaro: la situazione è critica come lo fu nel 2005. Da tifoso, posso solo sperare che raggiunga gli obiettivi.
Al momento non illudiamoci: non facciamo paura a nessuno, si vede anche da come gli avversari ci affrontano.
Poco importa se in campo non facciamo paura a nessuno, anche perché il vero problema da risolvere è la capacità di fare qualche gol.