A fine stagione, a giochi quasi fatti, scrivo queste righe proprio per sottolineare, in maniera politicamente molto scorretta, come io l'AVESSI DETTO. Non è volere avere ragione, ma quasi.
Un girone d'andata passato da alcuni di voi, Alex e Occasionale, a inveire contro Iachini, le sue scelte, i suoi errori e ad augurarsi il cambio del tecnico. Io, Turiddu, ENZO (ricordo, nel bene e nel male, quelli con cui siamo più "stretti", mi scuso con gli altri che non sto nominando) eravamo contrari, per un semplice motivo, magistralmente riassunto lunedì scorso a TGS da Carlo Brandaleone: Iachini era l'unico allenatore che la domenica faceva giocare gli uomini che provava durante tutta la settimana, al contrario di Ballardini (ma possiamo metterci tutti i successori dell'ascolano) che fa di suo fino al giorno prima della gara e poi l'indomani schiera la formazione di Zamparini.
Iachini, con tutti i suoi limiti, con il suo calcio asfittico e poco spettacolare, con il suo mono schema della punta veloce alla Eder o alla Dybala e della muraglia dietro, era l'unico che teneva al Palermo e alla sua salvezza e degli slavi che imponevano i loro brocchi se ne infischiava, per questo è stato fatto fuori proprio dopo una vittoria. Vinceva di fortuna? Meno male che era fortunato, perché con questa squadraccia sarebbe stato ed è tuttora difficile vincere pure in quindici contro sette.
Tralascio le considerazioni sullo spogliatoio, sugli aspetti psicologici, sul dovere cambiare ogni dieci giorni metodi di allenamento, visione tattica, ruolo, schema di gioco e tutto il resto, cose conseguenti alla girandola vista questa stagione.
Avevamo ragione noi ragazzi, il problema non era Iachini, è sempre e soltanto stato Zamparini.
p.s. liberissimi di usare il mio scritto odierno per, idealmente, pulirvi in quel posto lì.
p.s.2 Alex, non ripetermi che l'errore è stato mandare via Ballardini, perché con lui e per lui abbiamo perso Rigoni, messo ai margini Maresca e visto in campo la munnizza slava.