Sono daccordo, anche se limiterei il diritto al rimborso ai casi di responsabilità diretta (per fatto compiuto da chi ha la legale rappresentanza della societá) o per fatti compiuti da alti dirigenti delle società. A volte le società che non hanno un'adeguata capacità di gestire i loro calciatori, si trovano invischiate in fatti illeciti loro malgrado. E c'é già la giustizia sportiva che le punisce col principio della responsabilità oggettiva.
Diverso é il caso in cui a commettere l'illecito sono i dirigenti: l'acquisto dell'abbonamento da diritto ad assistere ad uno spettacolo sportivo. Quindi con tutte le caratteristiche e i valori dello sport, primi fra tutti la lealtá, la correttezza e il rispetto alle regole. Se proprio chi ha venduto l'abbonamento, la societá, nella persona del suo rappresentante o dei suoi dirigenti, altera consapevolmente e ripetutamente lo spettacolo sportivo facendo venire meno le sue caratteristiche, la controparte, il tifoso, ha diritto ad avere indietro il denaro dell'abbonamento con risarcimento dell'eventuale danno. Ciò credo sia possibile anche secondo le norme del diritto civile attualmente vigenti.
Vasco, perdonami, ma io questa distinzione fra colpa oggettiva e diretta, non la farei.
I truffati siamo noi, ma non veniamo presi in considerazione.
Siamo, cioè, gli unici che paghiamo per le malefatte altrui.
Se un imprenditore o una TV, come dice giustamente Occasionale, investe e produce lauti guadagni è giusto o no che abbia un deterrente per tenersi, e tenere, fuori dagli illeciti se stesso ed i propri dipendenti?
Bene, il deterrente deve essere la facoltà di richiedere o meno il rimborso dalla parte danneggiata.
In qualsiasi incarico dirigenziale la responsabilità oggettiva ti può rovinare la vita per colpa di un tuo diretto subalterno....
Nel calcio no?
Nel mio ambito professionale, un direttore di struttura complessa viene "massacrato" spesso anche in solido per cose commesse anche in sua assenza, perché nello' ambiente calcistico questo non dovrebbe e, di fatto, non avviene?
Anche in banca, nella magistratura, nel pubblico impiego, la responsabilità oggettiva ti espone ai risarcimenti, nel calcio.... Il risarcimento lo fai alla lega o alla federazione....
E noi?
Privati anche da un simbolo, un emblema, un numero che per noi è storia, tradizione, passione di una cittadinanza che ha avuto solo la "colpa" di farsi ingannare? Di fidarsi di un lestofante ad insaputa di tutti?
E non parlo solo di Catania, parlo anche di Parma e di tutte quelle città che hanno visto distruggere la propria tradizione da delinquenti, spesso, superficialmente puniti.
Vogliono camminare in BMW 630, spostarsi con aerei privati, spendere milioni a cazzate, bene lo facciano, ma devono sempre avere la presenza ingombrante di chi può distruggerli economicamente... a meno che vigilino e stiano attenti a non lasciarsi tentare... Con l' aggiunta della radiazione più semplice.
Perché ingannare la fiducia di un popolo, non ha eguali in termini di nefandezza e chi sbaglia paga. Per sempre come, forse, pagheremo noi del tutto incolpevoli.