Come non associarsi al ricordo del Presidente Angelo Massimino?
Era un'altro calcio, era il calcio dei Presidentissimi (ad Ascoli c'era Costantino Rozzi, a Pisa Romeo Anconetani, ad Avellino Scibilia) quei "padroni" di squadre di provincia mossi dall'immensa passione per il gioco più bello del mondo e tifosissimi della squadra della propria città. In nome di questa passione facevano e disfacevano a piacimento, azzeccando a volte grandissimi colpi, altre volte enormi "bidoni". Nessuna programmazione, nessuna managerialità ma solo la passione e l'abilità di cogliere il momento per piazzare il "colpo" e acquistare il giocatore "di grido" o semplicemente per cambiare un allenatore che non aveva più "in mano" la squadra.
Una passione che comunque, ancora oggi, in questo calcio totalmente diverso, continua ad essere quel valore aggiunto che ci sta regalando questo mini torneo per un posto in Europa.