Premessa fondamentale: l'entusiasmo del presidente, da anni, non è più quello di una volta, lo stadio nuovo (con un sindaco come Orlando che tiene in piedi il carrozzone GESIP, figuriamoci se potrà mai abbattere un rudere come il velodromo e con un consiglio comunale rappresentato da personaggi come Nadia Spallitta, tutta falce e martello e poco cervello), non nascerà mai. Tutti buoni motivi per pensare ad un disimpegno.
Però... un paio di punti vorrei ricordarli, per me e per tutti:
1) è di pochi mesi fa la notizia che Unicredit aveva drasticamente abbassato tutti i fidi al Palermo Calcio. Non so se in relazione alle vicende giudiziarie (sequestro, poi annullato, delle azioni del club da parte della Procura di Benevento) o a oggettivi difficoltà economiche di Zamparini.
2) oggi Zamparini parla di problemi con le banche per tutte le società di calcio e lo spiega come un assurdo, visto che alla fine le stesse società forniscono una buona dose di introiti all'erario.
3) Zamparini ha pure aggiunto che per Centro Sportivo e Stadio il problema è, ancora una volta, di tipo finanziario, con il Credito Sportivo che per ora è bloccato.
3) infine, si era partiti con una campagna acquisti tipica, Viola, Rios, Dybala, Sosa non erano costati bruscolini e si è finito col dovere proporre lo stesso Viola in cambio del bidone LLama al Catania, nel tentativo (fortunatamente poi scongiurato) di chiudere un'operazione.
Ora, uno Zamparini che da anni spara sciocchezze e fissarie conclamate, rischia, nella migliore tradizione del "al lupo, al lupo!", di essere sottovalutato sotto questo aspetto. Il Palermo continua ad avere ricavi importanti rispetto a tante altre società, ha sicuramente ridotto in maniera drastica il monte ingaggi e credo che Teubal sia stato preso anche per rivedere tutta la situazione complessiva relativa al bilancio entrate/uscite.
Ma se davvero ci fosse una sofferenza economica importante per il gruppo Zamparini, aggravatasi magari nelle ultime settimane? E se così fosse, questa come si giustifica, dall'oggi al domani, anche per una società sana come il Palermo? Davvero le banche possono arrivare al punto di togliere i fidi ad una azienda che, bilanci pubblici alla mano, chiude gli esercizi in attivo da anni? Se così fosse, potremmo veramente parlare di dittatura delle banche in Italia, senza scomodare l'estremismo ideologico di cui, come è noto, sono autorevole e bieco rappresentante...
Mi piacerebbe approfondire questa questione, ma non ho nè le competenze, nè i mezzi per poterlo fare. Vediamo se ci penserà qualcuno che invece se ne intende o se arriveranno prima altre sgradevoli notizie...