"Professore metti la firma. I tifosi non ce l'hanno con Zamparini"
Lettera apparsa sul sito di Palermo24.net
Gentile Redazione, intanto grazie per il lavoro che giornalmente fate per noi tifosi, inoltre vi scrivo per dire al "professore" che al Presidente Zamparini deve solo dirsi grazie, sempre e comunque, perchè sono sicuro che, senza il suo intervento, oggi saremo ancora a dimenarci nei meandri delle serie ( e dico serie al plurale) cadette. Oggi grazie a lui, seppur con i suoi difetti, comuni ad ogni essere umano,Palermo e il Palermo sono rispettate non solo in Italia ma anche in Europa (rif. articoli vari dei maggiori quotidiani nazionali).
Chiudo col suggerire al "professore" di apporre la propria firma ad ogni testo scritto, soprattutto se scritto a nome di "noi tifosi" (come più volte usa nella lettera), perchè sono certo che la maggioranza dei tifosi rosanero, saranno si, rabbuiati per il momento che stiamo attraversando, ma mai potrebbero avercela con un Presidente che ha dato lustro ai nostri amati colori.
Con infinita gratitudine,
Nicolò Antonini.
Questa si che è una lettera che mi sento di condividere in toto. Ma chi è il Professore? E soprattutto di cosa è Professore visto che nella sua supplica si è cimentato anche sul sociologico, facendo (o per lo meno tentando di fare) una descrizione più o meno abbozzata di come sarebbe la forma mentis del tifoso palermitano e ipotizzandone qualità che apparterrebbe a noi soltanto. Pertanto, “insulti a mezzo stampa e sfoghi pubblici” al massimo potrebbero andar bene altrove ma non qui che saremmo, a detta del Professore, di carattere più riservato e pacato.
Si è lamentato, il Professore, che dopo lo 0-7 con l’Udinese, nessun giocatore-allenatore-dirigente ha chiesto scusa (dove? Come?) “a noi tifosi” dimenticando forse che il modo più importante che una squadra ha per farsi perdonare qualcosa non è tanto un gesto di mano, un umile inchino, due righe pubblicate sul sito ufficiale ma mettere da parte ogni incomprensione, ogni dissapore, ogni malcontento personale e dare l’anima in campo dalle successive partite (che me ne faccio del “tifosi, vi chiediamo scusa”, se poi vai a Catania e giochi soltanto un tempo?).
Si lamenta, il Professore, che Zamparini non sappia autocriticarsi, passo ineluttabile senza il quale un nuovo progetto “serio, affidabile, sereno” sarebbe addirittura impossibile.
Zamparini ha 70 anni ed un azienda (il Palermo) dove in 8 anni ha messo milioni e milioni di euro. In questo momento, questa serie negativa di risultati non sta facendo altro che svalutare tutti i suoi investimenti. Ci mancava solo la “predica” di un tifoso che vede manomessa la sua passione, come se Zamparini non fosse capace di accorgersi da solo di essere nella strada sbagliata e, da solo (sempre se volesse), di sapervi porre rimedio (a proposito di passione, non dimentichiamo che prima di Zamparini, i tifosi strisciati a Palermo erano di gran lunga la maggioranza. E ci vuole coraggio a prendersi questo fardello sulle spalle, presentarsi a chi fino a ieri ti ha dato l’Europa e chiedere conto della propria passione. Quando la nostra passione veniva vilipesa a Nola e a Castellammare di Stabia, nessuno si lagnava, nessuno scriveva letterine a Matta o a Ferrara.
Comunque il Professore è liberissimo di scrivere tutte le lettere che vuole. Ma ci metta tanto di nome e cognome e soprattutto non si firmi “i tifosi”. O al massimo, “il tifosi del muro xx.com”, casomai l'avessero delegato.