Iniziamo dal Palermo: 30 punti frutto di 8 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte, in casa 6 vittorie e 4 pareggi, in trasferta 2 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte, 24 gol fatti e 21 subiti in totale.
Per la prima volta da quando siamo ritornati in serie A si conclude il girone d'andata imbattuti in casa con la Favorita che dallo scorso anno é diventata la fonte principale di punti. Con Zenga 3 vittorie e 4 pareggi per una media di 1,86 punti/partita, con Rossi soltanto vittorie nelle 3 gare disputate, media di 3 punti/partita.
In trasferta quattro sconfitte sono arrivate con Zenga, per lui anche una vittoria ed un pareggio per una media di 0,66 punti/partita, nelle 3 partite di Rossi tutti risultati diversi, per una media di 1,33 punti/partita.
In totale il Palermo di Zenga ha fatto 17 punti in 13 partite, media 1,3 punti/partita, quello di Rossi 13 punti in 6 partite, media 2,16 punti/partita.
Infine il Palermo ha chiuso l'andata a 30 punti contro i 27 dello scorso anno.
Messe da parte le fredde cifre andiamo a qualche giudizio. Tre punti in più rispetto allo scorso anno sono un discreto bottino considerando una serie di cose. Innanzitutto l'allenatore "buono" nel 2008/09 si era trovato dopo appena una partita, mentre stavolta c'é stato bisogno di aspettarne ben tredici prima del cambio, che per quanto visto fino ad oggi é stato più che salutare. Il Palermo questi punti li ha poi fatti praticamente con la stessa squadra dello scorso anno, al netto di un Rubinho inferiore all'Amelia dello scorso campionato ed un Sirigu invece superiore all'ex-secondo di Buffon. L'intelaiatura della squadra é praticamente la stessa di quella passata, con Budan che ha preso il posto di Succi come primo rincalzo di Cavani e Miccoli e Pastore che all'inizio ha giocato molto e male, mentre adesso ha ridotto il minutaggio migliorando esponenzialmente nel rendimento. Vedremo come uscirà la rosa da questa sessione di mercato e se alcuni "fantasmi" come Melinte, Morganella e Goian saranno rimpiazzati da elementi in grado di potere dare il loro contributo di sicuri rincalzi.
Dal Palermo in senso stretto alla sua collocazione in classifica e quindi all'analisi delle altre squadre, il passo è breve. Inter di un altro livello, Milan e Juventus giocheranno probabilmente per la seconda piazza, ma sono squadre ancora inavvicinabili nell'arco delle 38 partite, un pò meno extraterrestri nella partita singola, come ha ampiamente dimostrato quest'anno il Palermo. La quarta piazza per ora é del Napoli, miracolato da Mazzarri, ma alla fine credo che una fra Fiorentina e soprattutto Roma lo scalzeranno in classifica. Per la Europa League ex-Uefa la lotta al momento é aperta e coinvolge oltre che il Palermo anche Parma, Genoa, Cagliari e Bari. La Samp é in fase calante, ma non distante e quindi non tagliata fuori.
Provo a dire la mia e a fare qualche riflessione rispetto a ciò che si diceva alla fine del mercato estivo per le squadre con noi in lotta per l'Europa, Napoli incluso. I partenopei si sono ripresi alla grande da quando Mazzarri é in panchina, hanno un buon organico, contro il Palermo di Zenga, malgrado l'allenatore fosse ancora Donadoni, meritavano di tornare a casa con i tre punti ed un paio di gol di scarto, hanno ottimi attacco e centrocampo, mi sembrano più vulnerabili in difesa, dove però l'organizzazione tattica riesce a dare i suoi frutti.
Il Parma non é una sorpresa nè per il valore dell'organico, di assoluto livello tra le squadre di seconda fascia, nè per quello dell'allenatore, che tatticamente e tecnicamente non si discute. I limiti di Guidolin e delle sue squadre stanno tutti in una sola parola composta: condizione psico-fisica. Per entrambe ci pensa il buon ciclista, che ama volare bassissimo ed uscire i flap nel periodo di maggiore entusiasmo e che in ogni caso storicamente ama partire a razzo per poi rallentare in inverno/primavera.
Che il Genoa a livello qualitativo non fosse più la squadra dello scorso campionato lo dico da agosto, ad oggi ha da 4 a 7 punti in meno rispetto alla fine del girone d'andata 2008/09 (deve recuperare la partita interna contro il Bari), l'organizzazione tattica é rimasta di alto livello, ma Ferrari, Thiago Motta e Milito non si sostituiscono dall'oggi al domani.
Il Cagliari sono ormai due anni che marcia a questi ritmi, non é più una sorpresa. Grande merito ad Allegri e soprattutto a Cellino, che con quattro lire ha fatto una squadra veramente bella da vedersi e rognosissima da affrontare.
La grande sorpresa é senza dubbio il Bari, che gioca bene ed ha fatto un sacco di punti con un organico che sulla carta sembrava essere condannato all'ultimo posto in classifica fin dalla prima partita di campionato. Bravo Ventura, ma io preferisco sempre il Lecce ai galletti baresi...
Infine la Samp. E' partita alla grande, come é solito fare Delneri, é in grande flessione da un bel pò di turni, come é solito accadere quando in panchina c'é Delneri. Organico discreto impreziosito dalle gemme Cassano e Pazzini, entrambi un pò in calo insieme alla squadra, oppure squadra in calo in seguito alle brutte prestazioni dei due. Chissà...
Il resto del campionato e delle squadre francamente mi interessa meno, ma qualche parola ce la metto comunque. Ci sono realtà che non meriterebbero di stare in fondo alla classifica per organico (Atalanta) o per rendimento (il Siena di Malesani), ma ci stanno ugualmente. Il Chievo é squadra molto quadrata, partita forte ed adesso in fase di stallo da tre partite, la Lazio sta dando segni di vita adesso che ha trovato il jolly Floccari (scartato dal Genoa per fare posto a Suazo... mah!), vedo malissimo l'Udinese che mi sembra alla fine di un ciclo tecnico (via Marino, via Felipe, D'Agostino e Di Natale scoglionatissimi, etc.) e ha preso un allenatore notoriamente "perdente". Ci sarà da divertirsi anche guardando la lotta retrocessione quest'anno...
Grazie per avere sopportato inconfutabili numeri e sindacabilissimi giudizi in quantità industriale. Non é da tutti. Per chi non c'é riuscito pacienza!