Sergio, non cambio parere dall'oggi al domani e secondo me Zenga continua a non essere il massimo della vita, almeno per come io vedo il calcio, ma non per questo bisogna nascondere le cose buone che fa. La partita contro la Juventus é stata perfetta, una prestazione corale con undici undicesimi che suonavano come un'orchestra, altro che orgoglio dei singoli! L'orgoglio dei singoli si é visto col Napoli, si é visto a tratti con il Bari, ma se il Palermo di Zenga fosse quello di Livorno o quello degli ultimi venti minuti con l'Udinese, io mi getterei a terra in adorazione incontrollata da qui alla fine della stagione...
Altra cosa: indegna e immeritata classifica, permettimelo, non sta nè in cielo nè in terra. Siamo arrivati sesti e quinti con Guidolin, vedendo spesso un calcio non troppo diverso da quello di domenica scorsa nei momenti peggiori, con in più l'aggravante di vedere sostituire attaccanti con centrocampisti e difensori, anche quando il risultato era un pareggio. Almeno Zenga, scarso per quanto può essere, domenica ha tolto un trequartista ed ha messo un centravanti ed il suo ultimo cambio non é stato quello che speravo io (con l'Udinese che attaccava ed il Palermo in affanno mi sarei accontentato del punticino, per non interrompere la striscia positiva), ovvero Nocerino al posto di Cavani, ma Succi, un'altra punta. Zenga non é uno stratega sopraffino, ma in questo momento non mi sembra nemmeno quel catenacciaro preistorico visto in passato. E del resto pensare di fare catenaccio quando in squadra hai le qualità che tu hai giustamente elencato, sarebbe veramente da imbecilli incapaci all'ultimo stadio.
Per finire, la fortuna. Il c u l o di Zenga come quello di Papadopulo, allenatore che ho imparato ad apprezzare soprattutto dopo avere chiuso la sua parentesi professionale a Palermo. La fortuna bisogna guadagnarsela, se entri in campo moscio e senza ardore, la fortuna sa benissimo quale direzione prendere. Domenica scorsa il Palermo nel complesso ha sofferto, il suo credito con la fortuna lo ha in parte saldato con l'infortunio di Balzaretti, ma ha lottato su ogni palla come se si trattasse di una finale europea e non della nona di andata... Da questo punto di vista Zenga sta semplicemente facendo quello che faceva a Catania, motivare il gruppo dei giocatori a giocarsela fino all'ultimo secondo. Da questo punto di vista per me merita dieci e lode, più di ogni altro allenatore che abbia mai messo piede a Palermo.
Io non mi illudo di classifica e risultati attuali, ma mi auguro sempre di dovere fare mea culpa a fine stagione e dire di essermi sbagliato.