Caro Bua considerala una licenza poetica
Per il resto, non è che a Palermo ci siano tutte queste grandi strutture... anzi... è noto come Catania da questo punto di vista è stata forse sempre un passo avanti; nemmeno io sò spiegarmelo, ed infatti non volevo togliere ne dare eccessivi meriti a nessuno, concludendo con " ..a ciascuno il suo."
salutamu.
Per ciò che riguarda le strutture sportive siamo a piedi da sempre, nel senso che fino a qualche anno fa la prima squadra si allenava al Cibali e le giovanili girovagavano per la provincia su campi improponibili. Ultimamente fra Pedara e Massa Annunziata la prima squadra è a posto,ma le giovanili no. Credo che a Palermo ci siano diversi campi accettabili per le squadre del vivaio.
Comunque capisco perfettamente la rivalità, ma non capisco perché bisogna a tutti i costimettersi il proscuitto sugli occhi e disconoscere i meriti degli avversari.
I grandi investimenti di Zamparini hanno portato grandi risultati. Prima magari un po' meno, coinsiderando fallimenti societari e sportivi, tipo la retrocessione in C2 (onta che noi sconguiurammo nel 1988), ma certo anche belle cavalcate dalla C alla B. A Catania, fin dalla nascita del club, si è combattuto con problemi strutturali e cronaca mancanza di risorse. Ma si è sempre rimasti a galla, conquistando risultati rispettabili, come le promozioni, sia pure fugaci, di Massimino (credo che nessuno baratterebbe l'epica conquista del 25 giugno 1983 con uno scudetto), e, ultimamente le "piccole" conquiste di Pulvirenti. Il valore della società sta crescendo, il vivaio pure, le strutture idem, non è da ecludere che fra un lustro non si possano fare investimenti maggiori per puntare all'UEFA, o a fare come l'Udinese di oggi. Sarebbe un bel risultato, secondo me superiore ad una qualificazione uefa conquistata con la forza bruta, perché arrivata da una strada più difficile. Va da se che trattasi di un percorso obbligato, se potessimo investire tanto già adesso andrebbebene pure, di sicuro non mi piacerebbe diventare come una di quelle squadre che se arrivano seconde si vestono a lutto perché hanno fallito la stagione.
Resto convinto che tanto Catania quanto Palermo sono due realtà che, economicamente e organizzativamente, non esprimono assolutamente potenzialità da Serie A, quindi finché dura questo periodo di grazia godiamocelo, ma non illudiamoci di essere delle superpotenze: gli anni d'oro ce li hanno regaliti le gestioni illuminate di Barbera-Marcoccio, poi Massimino e, ora, Pulvirenti e Zamparini.
In ogni caso, non è vero che non ci sono più bandiere nel calcio, ci sono eccome, ma sono bandiere al vento, che vanno dove li porta il portafoglio.
Spero che in futuro il Catania trovi un allenatore catanese, che non subisca il fascino delle grandi, nè tantomeno quello del Palermo, anche perché è più bello avere personalità ben delineate senza incroci.
Riguardo Zenga, ha dichiarato di no aver fatto nulla di irregolare, ed ha ragione, ma fare finta di non capire che il gesto non è stato gradevole per gli ex tifosi non gli fa onore. Anche perché aveva fatto capire che aveva la necessità di avvicinarsi a casa.
Ad ogni modo, Zenga è stato dei nostri per circa 44 partite, davevro troppo poco per essere considerato più di uno dei tanti che sono passati da qui, nonstante i buoni risultati che resteranno nel suo enel nostro curriculum.
Però da interista dovrebbe capire che se Mourinho fosse passato al Milan dopo un solo anno, non s arebbe stata una mossa onorevole.