Davvero un Palermo meraviglioso, un anno da incorniciare. In casa ormai si viaggia a ritmi di 4 o 5 gol a partita, la squadra gioca a memoria chiunque scenda in campo e Ballardini sembra stia limando certi suoi difetti che non mi sembravano molto incoraggianti. Provo a sviluppare la premessa in vari punti.
1) Il Cagliari quinta difesa della serie A. Non si é visto. Fino a ieri aveva messo in difficoltà praticamente tutti, noi invece lo abbiamo macinato. Fra andata e ritorno il Cagliari ha tirato contro la porta di Amelia due volte, di cui una in netto fuorigioco, mentre chi stava in porta lato Sardegna ha dovuto fare i miracoli, salvando almeno altre dieci volte la sua squadra da gol fatti.
2) Il Cagliari importante esame di maturità. Per la prima volta al Palermo si chiedeva solo e soltanto la vittoria per alimentare le speranze di qualificazione UEFA. E' arrivato qualcosa di più di una semplice vittoria.
3) Il gioco del Palermo. Fatico a ricordare squadre che in serie A negli ultimi dieci anni abbiano avuto un gioco migliore di quello rosanero, anche andando a scomodare i piani alti del campionato. La Roma di Spalletti ad esempio, ma ci mise quasi un anno prima di trovare gioco ed amalgama, quest'anno si parla tanto del Genoa, a ragione, ma il Palermo non é sicuramente da meno.
4) L'interscambiabilità. Fuori Carrozzieri, Bovo, Bresciano e Nocerino, mezza squadra, dentro Migliaccio adattato a centrale difensivo e la coppia Guana/Tedesco a fare da angeli custodi alla classe di Liverani. Pensavo ad un Palermo in difficoltà proprio nella partita più importante della stagione ed invece c'é stata una delle migliori prestazioni dell'anno.
5) Ballardini. Se continua a limare i suoi difetti diventa perfetto e va via presto anche lui. Ieri non ha sbagliato nulla, la sua squadra gioca a memoria, vince e segna a ripetizione, almeno in casa, pur senza disporre di Toni, Amauri o Zauli. In questo finale di stagione sta dando spazio ora ai giovani ora ai giocatori più sacrificati durante l'anno, ha iniziato a variare modulo sia in partenza che durante la gara, continua a mettere punti importanti in carniere. Se lo ritenevo un punto fermo prima, pur con i tanti errori nelle sostituzioni e nella gestione di uomini e partite, figuriamoci adesso...
6) Non é tutto oro quel che luccica. Provando a dare una sterzata già in questo ultimo mese, bisognerà necessariamente considerare per il prossimo anno la differenza sostanziale fra rendimento interno ed esterno. Fuori casa abbiamo segnato la miseria di 13 gol (se non sbaglio) e guadagnato altrettanti punti. Fa rabbia pensare che una squadra che in casa dilaga spesso e volentieri, lontano dalla Favorita abbia perso una decina di partite con un solo gol di scarto, spesso per 1-0.
7) La trappola del calendario. abbiamo lavorato sotto traccia per un anno intero, favoriti dal nuovo corso societario (Sabatini & Co.) di poche parole e molti fatti e dalla scarsa attenzione (su cui ci sarebbe tanto da discutere) dei media, disattenzione che spesso si é trasformata in attacco (vedi come é stato ingigantito ieri il gesto di Ballardini) o omertà (silenzio di moviole e moviolisti). Adesso siamo ad un punto dalla Roma ed é quasi tempo di emergere, non ci si può più nascondere. La Roma é scoppiata, la prossima partita la gioca a Cagliari contro una squadra che come detto quest'anno ha dato fastidio a tutti tranne che al Palermo, ma che dopo la scoppola di ieri potrebbe anche aver mollato. Poi ha un turno casalingo facile, una trasferta a San Siro sponda Milan in cui potrebbe essere lei ad avere più bisogno di punti ed infine la chiusura all'Olimpico in casa contro un Torino che potrebbe giocarsi la partita della vita. Il Palermo invece ha quattro gare su quattro contro squadre senza obiettivi: il Siena vincendo ieri si é salvato forse pure matematicamente, la Lazio verrà alla Favorita quattro giorni dopo la finale di Coppa Italia e comunque con ogni probabilità la UEFA ormai può raggiungerla soltanto attraverso la vittoria della finale, l'Atalanta é a metà classifica e vive in una atmosfera di smobilitazione generale, la Sampdoria concluderà al pari della Lazio la sua stagione con la finale di coppa. Sulla carta non c'é paragone a livello di calendario, ma spesso con la carta dei calendari si finisce per farci un uso particolare... Stiamo molto attenti domenica a Siena, proviamo a scendere in campo con l'idea di andarci a prendere i 3 punti, ma senza pensare che sarà una passeggiata, altrimenti facciamo la stessa fine fatta a Verona un mese fa e sarebbe veramente un peccato.
Non mi rimane che dire: vedremo...