Buon pareggio avendo giocato per quasi ottanta minuti in inferiorità numerica. Sì, perchè Miccoli non si é mai visto e quando si é visto era meglio se non si vedeva. Fuori dal gioco, impreciso, irritante, praticamente il solito giocatore in trasferta dall'inizio dell'anno, ma la colpa più che sua é di chi lo mette sempre regolarmente in campo anche quando non sta in piedi. La fotografia della sua partita sta nel figurone fatto da Cirillo, suo marcatore diretto. Il che é tutto dire.
In casa é un conto, si attacca in tanti, si sta più corti, basta avere Simplicio, Bresciano e Cavani che corrono al posto tuo e c'é la possibilità di fare gol o assist e ritagliarsi una buona prestazione, in trasferta invece cambia tutto e lì o ti dai da fare oppure fai lo spettatore in campo.
Eppure basterebbe semplicemente fare una cosa: far giocare un altro e dare spazio a Miccoli nella ripresa, con difensori meno lucidi e verosimilmente spazi maggiori a disposizione il leccese potrebbe tornare ad essere decisivo anche in trasferta. In fondo Colantuono al suo ritorno in panchina lo scorso anno non fece altro che appllicare questo espediente e Miccoli iniziò ad essere nuovamente decisivo.
Detto della virtuale inferiorità numerica, passiamo alla partita. Palermo padrone del campo nel primo tempo, un paio di buone palle gol sprecate, Reggina catenacciara al punto da offuscare il ricordo del non-calcio calcio di Paron Nereo. Nella ripresa la Reggina osa e crea le palle gol più evidenti. Amelia fa il suo dovere, Cavani nell'unica occasione pulita il suo dovere lo fa in pieno fino al momento del tiro, poi si conferma il solito disastro sulle palle gol facili e stavolta non c'é tempo per tirarsi fuori la solita magia su palla gol impossibile, come invece lui é solito fare. Peccato.
A centrocampo é emergenza, ma il livello tecnico della Reggina é scandaloso e anche Guana e Migliaccio fanno la loro figura nella costruzione del gioco, al resto pensa Liverani, che é sempre uno spettacolo nel gestire la palla.
Poco da dire in difesa fino agli ultimi venti minuti di gara, poi troppo spazio per le spizzate di Corradi e gli inserimenti di Di Gennaro e compagni. Ci ha pensato Amelia ad evitare guai peggiori.
Che dire, solito Palermo da trasferta, poco incisivo anche contro avversari ridicoli. Teniamoci il punto e concentriamoci sulla prossima partita, quando verrà alla Favorita una Juventus arrabbiata di brutto dopo il tiro a bersaglio finito maluccio oggi pomeriggio. Il Palermo in casa ci ha abituato a tutto, ma la Juventus in trasferta non é timida come i rosanero, per cui non aspettiamoci una formazione dimessa.
I punti buoni dovevamo farli oggi. Pacienza.
p.s. ma che campionato stanno facendo Cagliari e Atalanta!