Casorezzo (MI), 12 Maggio 2008
Cari forensi,
questa penultima giornata mi ricorda quella della scorsa stagione, quando il Chievo era matematicamente salvo, finché non si materializzò l'inversosimile rimonta della Reggina a Empoli: sapete tutti com'è finita al Chievo. Ahimè! Fa male pensare che fino all'89° eravamo in salvo: ora siamo costretti a una partita drammatica con la Roma, con due risultati utili su tre, proprio come il Chievo l'anno passato a Bologna.
Che dire della determinazione di Del Piero? Sì, dal punto di vista professionale, il suo impegno è stato ineccepibile, seppure sia una rara avis nelle ultime giornate del campionato italiano: di sicuro non posso dimenticare che il suddetto, nelle occasioni in cui ha lasciato da parte la maglia della sua squadra di club per indossare quella azzurra, si è sempre dimostrato della stessa consistenza caratteriale di una mozzarella scaduta e che ci ha fatto perdere l'Europeo del 2000, ciccando clamorosamente due facili opportunità per andare al raddoppio.
E l'Inter che non riesce a vincere proprio adesso che ci sarebbe tornata utile una sua vittoria? Non ce ne va bene una. Forse è meglio così: non nascondo il mio disagio fino a ieri nel dovere confidare nella condiscendenza di una squadra ideologicamente antitetica (altro che Palermo o Messina!) come la Juventus, ma non mi è parso che ci è stato regalato molto dai nostri avversari che hanno pressato come se ci fosse in palio per loro chissà che cosa. Forse è davvero meglio contare sulle nostre sole forze e non dovere, eventualmente, ringraziare nessuno. Certo, che il nostro attacco è spuntato... A presto,
Marco Tullio