Ratificata la salvezza se mai qualcuno si fosse intimorito (non io e ho un buon testimone in questo forum), adesso si dia ampio spazio ai giovani.
Proviamo a tempo pieno i Bernardo, i Gaveglia, i Provenzano, i Bombara (non messo Bernardo e Provenzano vicini perchè i due mal si accompagnano.
E' stato il campionato atteso un campionato fatto di bellissime pagine e rovesci storici.
A farne un campionato anonimo oltre ogni ragionevolezza hanno contribuito sia il passo delle prime 6 fuori dalle medie storiche della cadetteria, sia l'assoluta non competitività delle ultime 5, ne è conseguito un campionato spezzato in tre tronconi dove il Messina ha potuto vivere nel ventre della vacca senza accorgersi che intorno era la guerra.
La serie B langue, ne ho parlato con quache addetto ai lavori, che spera in un utilizzo degli stadi dal quale spera di cavare la manna, temo sia un illuso, il sistema dei consumi in Italia è diversissimo da quello britannico, sperare che lo stadio diventi un polo di attrazione settimanale, sperare in una "shopping experience" (si chiama così in gergo e non si traduce in italiano) che veda la partita come momento culminante della spesa settimanale è una pia illusione e una pietosa bugia che ci si racconta nell'ambiente. L'italiano medio per camciare usi e costumi ci metterà parecchio e la concorrenza soprattutto nel centro nord non è disorganizzata: tutt'altro.
Rescissioni per eccessiva onerosità, 20 uomini nel roster e almeno tre under 21 con un tetto salariale di massimo 4 milioni sono strade più facilmente percorribili.
Il basket(sport che io adoro) che è sempre anni avanti sta già pensando ad una superlega, non è detto che il calcio tra qualche lustro non lo segua.
In serie A ho assistito a diretta gol, peccato mia moglie dormisse, gli avrei chiesto un consulto al volo su tale Ayroldi da Molfetta(per il bene dell'interessato si intende).
Ora e sempre Forza Messina
Biagio