Al termine di una partita che resterà negli annali mi sembra opportuno come testimone oculare darvi conto con un minimo di resoconto. Andrebbero fatte due pagelle una per i primi 60' una per gli ultimi 30', ma è ovvio che un evento storico tende a obnubilare e far leggere le cose in un certo modo.
Ma andiamo con ordine:
Manitta: L'ispettore Gagdet dello Stretto ha i meccanismi in manutenzione, si prende un pomeriggio sabbatico e salvo il minimo sindacale non ne prende una che sia una. Il voto però per lui è il più alto di tutti, un bel 8 non te lo toglie nessuno, perchè una giornata da incubo capita a tutti ma le palle per venire a discutere sotto una curva giustamente animosa le hai avute e quelle valgono ben più di una calcio di rigore parato. Manitta è un grande, gli ho solo detto se il piano di lavoro prevede altre scampagnate a breve.
Galeoto: Ciccio predica nel deserto, le locuste trevigiane stanno ad ascoltarlo giusto il tempo per prendergli le misure a decidere come mangiarselo, poi passano alle vie di fatto (5 mezzo voto in più per il contratto).
Stendardo: fa la parte dell'ondina del mar Rosso che si fa da parte al passaggio di Mosè Barreto con rigore e applicazione, prova e riprova con dedizione alla fine è assunto. voto ¶
Gaveglia: fa la parte del giocatiore di curling con la scopetta che pulisce il terreno per far passare l'avversario, se proseguirà con questa costanza un posto nella nazionale alle olimpiadi invernali del 2010 nn glielo toglie nessuno. voto ¾ e na gazzusa
Giosa : merita di diritto il titolo di crapazza rugnusa del match, un premio che si è sudato sbattendosi non solo come ondina e scopettatore ma per aver impreziosito la prova con la famosa mossa della ripartenza palla al piede di Paulazzu, quella nella quale l'avversario ti frega la palla e ti cala un gollazzu.(Avrei avuto anche altre rime ma siamo in par condicio)
Voto i (numero base dei numeri immaginari)
Bombara: Costruisce col compagno di fascia (Gaveglia) un indissolubile binomio da fare invidia a coppie ben più affermate nel campo dello spettacolo: Gianni e Pinotto e Stanlio e Ollio. Gli avversari li irretiscono, gli fanno la nanna, gli mettono il ciuccio e li addormentano appena possibile nonostante gli effetti dello stadio disturbino un pò: che collaboratori domestici, fosse stato due anni fa si poteva dire :grazie loro hanno i fratelli Filippini! Voto e (base dei logaritmi neperiani)
D'Aversa: Lascia sfogare gli avversari per una mezzoretta, quando questi sono sfatti al terzo orgasmo esce fuori lui. Lo fotte (in senso metaforico) il riposo, qui i nemici fanno incetta di Viagra, lui riparte con lo stesso piglio, ma dopo la canonica mezzora gli avversari continuano a imperversare, vane le sue proteste con la terna arbitrale circa la violenza sessuale, quanto meno c'è stata condiscendenza. Voto 00.
Cordova: Gioca con i compagni a voi distruggete io metto a posto, ma il gioco è bello quando dura poco. Nel secondo tempo avrebbe voglia di giocare al calcio ma i compagni lo convincono a riprovarci sabato prossimo con più calma.
Voto 6, un voto in meno perchè rompe la funciazza con il contratto.
Lazzari: personaggio in cerca d'autore, nasce trequartista, si sviluppa seconda punta, muta laterale, muore coem cadavere campu campu. La sua è una perfetta trasformazione da splendida farfalla a bruco bavoso: scherzi della natura. Voto UDC
Biancolino: sputa ma non sangue. Voto PDM
Nolè: il suo ingresso è utilissimo ad accompagnare i corì finali dei trevigiani: Nooooollllllèèèèèèè, Nooooollllèèèèè: Voto: 1
Foti: il suo ingresso sul 4-2 è più una punizione che un incoraggiamento, ma lui fa di tutto per meritarsela: voto:1+
Provenzano: chiamato ad evitare l'ammonizione del diffidato Cordova svolge il ruolo con giudizio 6
Di Costanzo: se questa partita fosse stata giocata da una squadra in lotta per qualcosa sarebbe da iscrivere nel registro degli indagati per omissione di soccorso. Non giudicabile perchè in fondo oggi era gita aziendale.