Autore Topic: Il sogno di una vita  (Letto 1059 volte)

Offline Marco Tullio

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Il sogno di una vita
« il: 28 Maggio 2007, 08:29:33 am »
Casorezzo (MI), 28 Maggio 2007
Cari forensi,
 era il sogno di una vita vedere il Catania in A per più di una stagione e, proprio quando cominciavo a disperare, è stato esaudito. Ma quanta sofferenza! Non sono andato a Bologna, ma non per la paura che si materializzasse la tanto paventata retrocessione, perché quest'eventualità sarebbe stata semmai uno sprone ad essere presente, bensì perché non potevo essere per la terza domenica di fila lontano da casa: in ogni caso, se fossi stato a Bologna con questo risultato, sarei stato senz'altro colto da un malore, perché io sono più suscettibile alla gioia che sentimento al contrario. Inoltre, l'anno scorso c'ero a Lecce, ma l'ultima decisiva l'ho vista a casa e scaramanticamente ho fatto la stessa cosa anche in quest'occasione.
 Non è stata certo una partita facile, perché il Chievo ha tenuto il possesso palla per l'intero primo tempo e avrebbe potuto segnare. Quando penso che, se l'Empoli l'altra domenica avesse vinto, il Chievo sarebbe stato matematicamente salvo, comprendo che cosa sia l'ingiustizia, anche perché la vittima prescelta eravamo noi. Non vedo l'ora di incontrare l'anno prossimo Empoli, Sampdoria (per i cori contro noi tifosi) e qualcun altro per rendere loro ciò che hanno meritato. Alla fine del primo tempo, la B era il nostro destino, ma poi i due goal hanno ribaltato la situazione. Dopo il fischio finale, mo sono messo in piedi sul davanzale di casa a urlare: "Noi siamo il Calcio Catania"; quindi ho cantato a squarciagola l'inno di Castiglia, incredulo ancora che le cose fossero finite così bene. Qualcuno mi perdoni se nell'ultimo messaggio sono potuto sembrare una cucca, ma ero reduce da Genova e mi faceva straparlare il troppo amore. A presto,
Marco Tullio
Nuovo Catania, nuovo nome

Offline bua

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Re: Il sogno di una vita
« Risposta #1 il: 28 Maggio 2007, 08:56:52 am »
Che dire, un'emozione indicibile e alcune considerazioni.
La prima è un pensiero al 2 febbraio: è in assoluto l'insegnamento più importante da non disperdere mai più che ci ha lasciato la stagione. Una ferita impossibile da rimarginare e dalla quale nasce l'obbiettivo principe della prossima stagione: stanare e isolare i teppisti, a costo di vedere la Nord, o tutto lo stadio, vuoto.

Poi un pensiero al Chievo: grande squadra che non avrebbe meritato di retrocedere e a cui auguro le migliori fortune, anche per un pubblico da cui abbiamo tutto da imparare. Purtroppo Milan e Lazio hanno "onorato" le proprie penalizzazioni e, come ho scritto nel mio sito, hanno dimostrato che poco è cambiato da un anno ad oggi. Non dubito che se fosse successo a noi, di salvarci con uno o più  biscottoni saremmo stati felicissimi ugualmente, certo è che l'eventuale retrocessione sarebbe stata mitigata dalla prospettiva di un campionato più equilibrato e divertente quale è la Serie B.

Ma è stato giusto ottenere la salvezza che, apparentemente, è arrivata grazie a quello che temevamo di non avere, cioè un portiere, la panchina e gli acquisti di gennaio! Invece credo che sia arrivata soprattutto a un'altra cosa che pensavamo di non avere, cioè un gruppo unito che ha dimostrato cuore e carattere. Un grazie a tutti i protagonisti di questo fantastico mini-ciclo rossazzurro, senza eccezione alcuna, e ricordiamoci che è il miglior risultato dal lontano 1964-'65, quando arrivammo ottavi, mi pare su 18 squadre. Un risultato che sa di miracolo e meritatissimo, perché non si può diementicare che è arrivato con sole 9 partite interne.

Uno sguardo al futuro? Magari in qualche altro post. Penso di staccare fino al 26 agosto, mi fido delle scelte della società che ha finora sbagliato pochissimo, nonostante l'inesperienza. Però una nota sul proseguimento del lavoro di Marino: secondo me Giampaolo sarebbe l'erede ideale, ma penso che abbia prospettive più allettanti, mentre credo che ci sia da scegliere se investire ancora su un quasi esordiente (uno tipo Maran o Somma), oppure affidarsi a qualcuno un minimo più esperto (tipo Berretta). L'importante che si sappia che il prossimo anno si dovrà soffrire proprio come in questa stagione, e che nulla è dovuto, anche perché la città è ben lontana dal raggiungere la squadra in Serie A.

Un saluto a tutti gli amici del forum, in particolare a Zancle (come per noi, l'importante è imparare a rinascere in tempi ragionevoli), Templare e Occasionale, in un simbolico abbraccio fra conterranei che sia di buon auspicio. Dimenticavo: penso fosse importante conquistare anche la chanche di giocare un altro derby in A e dimostrare di meritarcelo e di poterlo giocare lealmente come è acacduto ieri a Bologna con i veronesi.
Spero sarà a porte aperte con le squadre che facciano un giro di campo insieme a fine gara, comunque vada.
Ciao!

Offline Templare

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Re: Il sogno di una vita
« Risposta #2 il: 28 Maggio 2007, 09:44:12 am »

Un saluto a tutti gli amici del forum, in particolare a Zancle (come per noi, l'importante è imparare a rinascere in tempi ragionevoli), Templare e Occasionale, in un simbolico abbraccio fra conterranei che sia di buon auspicio. Dimenticavo: penso fosse importante conquistare anche la chanche di giocare un altro derby in A e dimostrare di meritarcelo e di poterlo giocare lealmente come è acacduto ieri a Bologna con i veronesi.
Spero sarà a porte aperte con le squadre che facciano un giro di campo insieme a fine gara, comunque vada.
Ciao!


Un saluto di cuore a te, Bua. Che le tue parole vadano in Cielo...
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline Sergio

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Re: Il sogno di una vita
« Risposta #3 il: 28 Maggio 2007, 05:12:14 pm »
Mi unisco alla vostra gioia. Aver mantenuto la categoria non significa soltanto godersi lo spettacolo sul principale palcoscenico del calcio italiano ma avere un opportunità di riscatto dopo il 2/2 per mostrare anche l'immagine di tutti i siciliani onesti. Io spero che al Massimino, come accaduto di recente al Barbera subito dopo il misfatto, quando la folla tornerà a gremire gli spalti, la parte sana del tifo rossazzurro non lesini segnali di disapprovazione civile (fischi) verso le curve se queste manifestassero di essere ancora invase da quella bieca mentalità ultras coi loro cori del kaiser contro le forze dell'ordine e col loro modo di intendere una gara di calcio, ossia l'abbattimento del nemico con la sciarpa avversa. Non dico che dobbiamo diventare tutti dei santarellini ma un briciolo di rispetto per chi nutre la nostra stessa passione, dopo quanto accaduto, si è ormai reso necessario.
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO