Autore Topic: La lettera aperta della società  (Letto 1730 volte)

Offline Templare

  • Utente
  • *****
  • Post: 8943
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
La lettera aperta della società
« il: 27 Febbraio 2007, 01:04:44 pm »
Citazione
“Abbiamo ricevuto e leggiamo con interesse i numerosi interventi, tutti assolutamente animati dalle migliori intenzioni, sulla dinamica del rapporto tra squadra e tifosi.
Il là lo hanno dato le valutazioni sui fischi e sul più generale comportamento tenuto da alcuni spettatori presenti sugli spalti nelle ultime partite interne.
Preliminarmente va detto che l’amarezza mostrata per quell’atteggiamento, giudicato eccessivamente critico, va interpretata come figlia della consapevolezza degli sforzi sin qui profusi, a tutti i livelli, per cercare di essere sempre all’altezza della situazione e delle aspettative e della straordinarietà dei risultati sin qui conseguiti in un campionato insidioso, difficile come quello della nostra Serie A.
Fatta la doverosa, generale premessa, va anche sottolineato come, in effetti, nei momenti di maggiore difficoltà, dal tuo pubblico sia lecito attendersi, almeno nel corso della partita, un aiuto sotto forma di sostegno ed incoraggiamento piuttosto che una manifestazione di più o meno aperta critica che, certamente, in quel momento non aiuta.
Questo fenomeno, molto diffuso negli stadi italiani, è oggetto di frequenti tentativi di analisi, talvolta serie, talvolta meno, che, scandagliando di qua e di là, giungono sempre alla stessa, oramai scontata, conclusione: la (mancanza di) cultura sportiva nel nostro Paese.
In questo più generale contesto, per Palermo, va aggiunta una particolare specificità che non va sottovalutata e sulla quale è necessario soffermarsi per interpretare meglio anche altre dinamiche.
Come noto, si diventa tifosi in giovane età e la squadra abbracciata in quel momento diventa e rimarrà per sempre la squadra del cuore, al massimo si potrà simpatizzare per un’altra squadra, ma niente di più.
A Palermo, quindi, trent’anni di partecipazione a soli campionati minori, hanno fatto si che, almeno due generazioni di giovani si siano appassionate alle vicende sportive e siano diventate tifose di Juventus, Inter e Milan.
Diretta conseguenza di ciò è che buona parte dei ragazzi palermitani al di sopra dei venti anni che seguono le nostre vicende calcistiche, quasi certamente con un orecchio sono sempre attenti a quello che, su altri campi, stanno facendo le tre big dei nostri campionati.
E questa non è una esagerata sofisticazione. Numerose indagini demoscopiche confermano che, a tutt’oggi, infatti, queste tre squadre vantano la maggiore concentrazione di loro tifosi proprio in Sicilia.
E’ assai probabile, quindi, che tra quelli che manifestano più apertamente il proprio dissenso allo stadio, o che, anche se abbonati, disertano le partite non di cartello, ci siano molti che simpatizzano certamente per il Palermo, ma non lo amino ciecamente come solo coloro che hanno una sola ed unica fede calcistica riescono a fare.
Questa chiave di lettura aiuta a comprendere meglio anche i motivi del progressivo ed asimmetrico, rispetto ai risultati ottenuti in queste stagioni dalla squadra, calo di abbonati e presenze allo stadio.
Se da una parte è infatti vero che c’è una generale emorragia di spettatori in tutti gli stadi d’Italia, giustificata da una molteplicità di cause comuni a tutte le realtà (tra le più importanti, l’eccesso di offerta televisiva e la scomodità e pericolosità degli stadi), dall’altra sarebbe superficiale ritenere che queste, da sole, possano giustificare anche il calo registrato al Barbera, in una realtà come la nostra che, nelle ultime stagioni, ha ottenuto risultati sportivi brillantissimi, schierando calciatori di primissimo livello e fatto della sicurezza nello stadio e della correttezza dei propri sostenitori un proprio motivo di vanto.
I ragionamenti iniziali, quindi, ritrovano decisiva conferma proprio analizzando l’andamento delle presenze allo Stadio.
Come ribaltare questa situazione?
Riteniamo che soltanto la presenza continua ai massimi livelli potrà rapidamente contribuire allo scopo, non a caso già frotte di bambini, i tifosi di domani, con i risultati di queste ultime stagioni, anziché alle maglie a strisce (bianco-nere, rosso-nere o nero-azzurre), care a molti loro papà, si sono appassionati esclusivamente a quella, bellissima ed impareggiabile, rosa nero.
Quindi pazienza, per il momento. L’unica cosa che si può fare è esortare i molti che amano, (senza altra condivisione) questi colori a coprire con il loro calore i mugugni di quanti seguono ma si appassionano soltanto quando si vince”.


Ho quotato il testo integrale della lettera inviata dal Palermo ai suoi spettatori. Pur avendo riconosciuto e riconoscendo il fatto che Guidolin e giocatori siano andati ultimamente un pò oltre le righe (soprattutto Di Michele) nelle loro dichiarazioni contro il pubblico, non posso che sposare appieno il grido di denuncia che viene da Viale del Fante.

Si tratta peraltro di cose ampiamente denunciate in passato anche dal sottoscritto, ricordo per esempio quel passaggio in cui dicevo che solo dieci anni di serie A ad alto livello, come questi primi tre, possono formare una generazione di veri tifosi e non di mezzi spettatori come si é adesso.

Il palato fine di gran parte del pubblico della Favorita non nasce certo dal confronto con il Palermo classico, quello che perdeva le promozioni all'ultima giornata o che faceva saliscendi con la serie A (almeno fino agli anni 60) nè tantomeno con quello rinato nel 1987, che ha visto tanta C condita ad altrettante umiliazioni.

La gente ha il palato fine perchè per anni é stata abituata a vincere con Juventus, Milan, in parte Inter ed il Palermo era soltanto la seconda squadra, quella non da amare, ma da criticare. Ecco perchè un primo posto quest'anno ha visto 24000 paganti con la Sampdoria e pur non scendendo mai sotto il terzo posto si é arrivati ad uno stadio di soli abbonati (o quasi) contro l'Empoli. I fischi sono poi figli di questo stato d'animo creatosi, di questa dicotomia imperfetta fra Juventus e Palermo, fra Milan e Palermo, per cui abituati a vincere con le "prime squadre", non si perdona nulla alla "seconda".

Sad but true, direbbero i Metallica. Io me ne sono fatta ormai una ragione, sarà che ho avuto la fortuna di tifare sempre Palermo (e ho tramandato l'insegnamento a mio figlio) e di guardare le strisciate in TV con lo stesso calore con cui guardavo "Scommettiamo" di Mike Bongiorno.




"Non nobis Domine, sed nomini Tuo da gloriam"

Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline ENZO

  • Utente
  • *****
  • Post: 2446
  • Mi Piace Ricevuti +0/-0
Re: La lettera aperta della società
« Risposta #1 il: 27 Febbraio 2007, 02:57:02 pm »
Tutto quanto scritto può andare bene per quanto riguarda i fischi, ma non per la scarsa affluenza allo stadio.

Io credo che ormai quasi tutta l'Italia si può permettere la parabola e quindi parecchia gente preferisce vedere la partita in tv pagando meno che andare allo stadio.

Poi l'avvento del digitale terrestre ha ampliato l'offerta del calcio in tv ed ha contribuito ancor di più a questo calo di spettatori che non è solo un fatto Palermitano.

Conclusione: chi preferisce vedere la partita allo stadio si abbona e sarà sempre presente fra gli spalti ad incoraggiare la propria squadra, la rimanente parte decide di volta in volta e pertanto amareggiata dai soldi spesi per vedere la propria squadra perdere, può accadere che la contesta.

E' solo il mio punto di vista!!!!!!!!!

Certo che se fossi a PALERMO io avrei l'abbonamento allo stadio e straccerei la scheda Sky!!!!!!!!!!!!!!

Concludo dicendo che per quanto mi riguarda sono troppe le soddisfazioni che il PALERMO negli ultimi anni mi ha dato e non saranno certo le ultime prestazioni a farmi girare le spalle alla mia squadra, che incito (col cuore) per tutta la durata della partita.

Ahhh  dimenticavo:
Scommettiamo che se il PALERMO dovesse centrare la storica qualificazione alla champions, il prossimo anno non vedremo i pienoni allo stadio ne al preliminare e nemmeno nelle partite a gironi (se dovessimo superare il preliminare) della champions??????

Speriamo comunque che domani si ottenga un buon risultato, e restiamo in corsa per questo storico traguardo.

SALUTI
Ciao a Tutti e................. FORZA PALERMOOOOOOO
LA  CAPITALE DEL CALCIO SICILIANO