Autore Topic: Sconfitta preventivata  (Letto 1619 volte)

Offline Marco Tullio

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Sconfitta preventivata
« il: 26 Febbraio 2007, 03:54:07 pm »
Casorezzo (MI), 26 Febbraio 2006
Cari forensi,
 la speranza è l'ultima a morire, ma c'era da aspettarselo. Fa male la goleada, ma bisogna mettere in conto di subire molto, se si ritiene di poter giocare a viso aperto con una squadra forte di suo: certo la difesa ha dormito soporitamente in occasione delle segnature avverse. Buon primo tempo vanificato dal goal di Samuel: sì, il gioco c'è, ma ho una pruriginosa impazienza di vedere quei sette od otto punti che ci servono per la salvezza virtuale. Sono stufo di cercare conforto nei rovesci delle squadre di coda.
 Trovo, inoltre, profondamente triste assistere a queste partite pseudocasalinghe: la dirigenza dell'Inter, da quel che ho potuto capire, si è portata dietro mogli e figli a Cesena in una gita fuori porta. Non sarebbe forse il caso di vietare al seguito delle squadre "ospiti" fastidiosi sbandieramenti? Bisogna accettare sportivamente le sconfitte, anche perché abbiamo constatato che perdere una partita, purtroppo, non è quel che di peggio possa avvenire, ma c'è un limite a tutto: non si può tollerare la beffa assieme al danno.
 Le esternazioni odierne di Pulvirenti mi hanno inquietato: la parola "fallimento" era eccessiva e mi ha fatto pensare a problemi di bilancio, ma devo convenire che i mancati incassi costituiscono una perdita economica non indifferente. Quei cento/cinquecento/mille, oltre ad essere dei criminali incivili e barbari, sono stupidi stupidi stupidi, perché chiunque con un minimo di intelligenza sarebbe riuscito a intuire le conseguenze di atti così beluini sulla società Calcio Catania: una violenza così assurda che non posso ancora fare a meno di pensare che ci fosse sotto un piano destabilizzante preciso. Erano anni che mi chiedevo come mai ci fosse gente tanto stolta da far esplodere puntualmente dei petardi, quando ogni settimana venivano inflitte multe alla società per questo motivo. Maledetto 2007. A presto,
Marco Tullio
Nuovo Catania, nuovo nome