Ho riflettuto a lungo prima di decidere se fosse il caso o meno di intervenire per esprimere le mie opinioni e i miei sentimenti dopo quanto di allucinante è accaduto ieri sera.
C’è sempre il timore di non esprimersi bene, di non riuscire a farsi capire, di cadere un po’ nella demagogia, di essere considerato di parte, insomma di essere frainteso!
Ma alla fine ho ritenuto che non potevo tenermi dentro le mie sensazioni, non potevo non esprimere il mio cordoglio e la mia solidarietà nei confronti di quegli amici (che sento con sincerità veramente tali anche se alcuni di loro li conosco solo per via telematica) come Antonio Mazzaglia, Gaspare, Marco-69, Fein, GiusiTribunaB, Malato (mio cugino di sangue) e tutti quei veri sportivi e veri tifosi rossoazzurri che non meritavano e non meritano di essere infangati da gentaglia e delinquenti come quelli che hanno causato ieri quell’infamante spettacolo di inciviltà e violenza.
E’ da venerdì sera, dopo aver appreso la tragica notizia dell’omicidio del povero Raciti, che mi sento un’oppressione terribile al petto, una tristezza infinita e il mio pensiero va continuamente a quei due ragazzini e alla loro mamma che senza una vera ragione hanno perso per sempre il loro padre, la loro guida, il proprio compagno.
Ma con altrettanto dolore e senza ipocrisia mi sento di affermare che per quello che è successo ognuno di noi, catanese o palermitano, tifoso o sportivo, dirigente o calciatore, politico o giornalista, poliziotto o ultras, e così via, ha un pizzico di responsabilità!
DIAMOCI TUTTI UNA REGOLATA!!!!
Il mondo del calcio è lo specchio di una società incancrenita, dove ormai la violenza la fa da padrona, dove non esistono più regole e dove i modelli più seguiti sono quelli dell’illegalità, dell’egoismo, del disprezzo altrui e della demagogia fine a se stessa.
Forse la ragion di stato ha già preso il sopravvento sull’emozione e in tempi molto più brevi di quanto paventasse TEMPLARE. Probabilmente già fra qualche domenica si ricomincerà a giocare e alla signora Raciti rimarranno solo le collette o sottoscrizioni che sull’onda emotiva molti si stanno affannando ad organizzare. Il tempo forse lenirà il dolore ma quel povero disgraziato di Raciti non tornerà più su questa terra!!!
Io sono veramente dispiaciuto per l’immagine che la città di Catania e la Sicilia intera hanno fornito al mondo! Ci mancava solo questo per dare un ulteriore colpo alla nostra già martoriata terra!
Ma il problema di questi delinquenti non esiste solo a Catania, è un problema di tutta l’Italia e le scritte di Livorno e di Piacenza di ieri o di Palermo e Bologna di oggi, contro la Polizia ne sono un’ ulteriore conferma.
Le società calcistiche sono impotenti di fronte alla violenza di questa gentaglia e sono ostaggio di delinquenti che loro conoscono benissimo e a cui sono costretti a pagare questo anomalo “pizzo”.
Gli slogan contro la Polizia sono quasi una moda. Molti insospettabili ragazzini (addirittura figli di poliziotti) li cantano nelle scuole, per strada quando escono il sabato pomeriggio. Si è appreso da poco che tra gli arrestati in seguito alle indagini ci sono pare figli di medici e poliziotti!!!
A Palermo, è da mesi che i tifosi organizzati delle curve non fanno altro che esporre striscioni pro-diffidati e anti istituzioni e nessuno si preoccupa o osa farli rimuovere!
Sono veramente preoccupato e disgustato ed anche certi interventi su questo forum e in alcune trasmissioni sportive locali mi hanno confermato una sensazione che speravo rimanesse tale e non fosse da supporto a quanto da me percepito, ovvero che il campanilismo tra Catania e Palermo si è per molti (per fortuna non per tutti) trasformato in vero odio.
In passato e recentemente ho avvertito che da parte catanese (più che palermitana) non vi è alcuna propensione ad eliminare questa barriera, questo “necessario” campanilismo.
Più volte ho auspicato un gemellaggio tra le nostre tifoserie (il mio sogno quello di entrare al Massimino o al Barbera insieme a mio cugino Malato con le nostre rispettive bandiere) ma sono stato quasi deriso da molti rossoazzurri perché per loro “non sarà mai possibile un gemellaggio”!
Mi è sembrato di percepire che per molti tifosi rossoazzurri quella di ieri doveva essere la partita della vendetta, della riscossa a tutti i costi, e nonostante dichiarazioni di facciata (il Palermo è più forte, il Palermo è incazzato per la sconfitta con la Lazio, ecc. ecc.) pare che tutto l’ambiente rossoazzurro “pretendesse” lo scalpo rosanero. La scaramanzia del sindaco Scapagnini, l’ardore ultras del vice-sindaco Arena, l’atmosfera protettrice di S. Agata, il casino all’interno del Palermo Calcio con tutte quelle voci di possibili partenze ed arrivi, tutto lasciava presagire (anche nel sottoscritto) che fosse la volta buona per matar il toro rosanero!!!
Ed invece l’arbitro Farina ingiustamente convalida due goal irregolari degli odiati cugini (anche se giustamente non assegna rigori assurdamente pretesi) e fa ribollire il sangue dei tifosi etnei, trasformando in modo definitivo quel sano campanilismo etneo in vero e proprio odio.
Si perché da quello che scrive l’amico (per me tale nonostante tutto) GASPARE, è odio quello che traspare nel suo post.
La sua sviscerata avversione verso Zamparini è fuori luogo (“buona Champions League, la meritano quelli come te e il tuo presidente!”) in questo momento e soprattutto dopo le ridicole, gravi dichiarazioni di Pulvirenti contro i tifosi rosanero prima che si sapesse della tragica morte di ieri.
Consentimi Gaspare, meglio 100 Zamparini (nonostante le sue contraddizioni, le sue incoerenze, i suoi atteggiamenti da “piruocchiu arrinisciutu”) che 1 Pulvirenti versione dichiarazioni di ieri sera!
Forse la tua avversione nei suoi confronti nasce dai tuoi ideali, dal tuo credo politico, ma anche se idealmente mi sento e soprattutto in passato mi sentivo più vicino a te che al mio concittadino TEMPLARE, devo onestamente ammettere che preferisco certe dichiarazioni di Zamparini che scritte ed attacchi contro la Polizia!!!
Scusami Gaspare ma tale “bacchettata” era dovuta per non sentirmi veramente ipocrita!
Piuttosto complimenti a FEIN per la sua obiettiva, sincera e condivisibile analisi: “Quelli che dicono di essere presenti per l'onore di Catania... siamo qua per l'onore di Catania siamo qua... non sanno nemmeno cosa è la dignità. Vista la figura di sterco interplanetaria che hanno fatto fare alla città. E noi lo sapevamo, quindi non ci stupiamo e facciamo gli ipocriti.
Basta parlare di minoranza violenta, di mancanze del servizio d'ordine, delle maschere, di ragazzini che non ascoltano i capi curva. Basta.
Prendiamoci le nostre responsabilità. Le devastazioni di ieri non sono frutto di una sparuta minoranza, ma di centinaia di curvaioli.”
Ieri tutte le tv locali e nazionali hanno immortalato ragazzini pseudo tifosi rossazzurri che smontavano idranti e con le loro faccine pulite di bambini normali vomitavano odio e rancore contro i fans rosanero. Mentre le auto della Polizia effettuavano cerchi concentrici per cercare di disperderli , non centinaia ma almeno un migliaio di delinquenti (di cui molti minorenni) scagliavano di tutto contro le auto dei poliziotti che, se è pur vero che tra di loro spesso annoverano qualche elemento fanatico, in maggioranza sono semplici ed umili lavoratori che rischiano la vita per poco più di mille euro al mese!
E questa vita la perdono a causa di delinquenti che anche se arrestati vengono lasciati liberi dopo alcuni giorni e se ne tornano a casa col sorriso sulle labbra!!!
Signori, facciamoci tutti un esame di coscienza, che i presidenti denuncino con coraggio i delinquenti di cui sono ostaggio, che i giocatori la smettano di fare le sceneggiate e pensino a giocare magari guadagnando un pò di meno (pensando anche agli stipendi dei poliziotti!), che i veri tifosi abbandonino il loro esagerato campanilismo e si facciano promotori di una vera reazione contro i teppisti.