Ho intravisto ieri la chiacchierata fra il vicepresidente e AD rossazzurro Grella e is uoi amici "Marco e Alessandro".
Li chiamava proprio così, per nome, il che mi ha subito fatto capire che non si sarebbe potuta definire "intervista".
Non proprio il massimo della professionalità, anche se ho apprezzato che alcune domande, come quelle sulle tempistiche per la costruzione del centro sportivo, siano stae riproposte dopo il primo tentativo di evitarle.
Ho anche apprezzato il mea culpa di Grella sul ritiro precampionato, per il resto fiumi di parole che attendono il riscontro dei fatti e qualche banalità.
Mi hanno detto che nel pomeriggio invce il DS Laneri, a Catanista, avrebbe parlato di Stroppa come la prima scelta per la panchina, scelta sfumata perché troppo costosa.
Se fosse vero, sarebbe un d uro colpo per la credibilità della società, che ha sempre detto di aver puntato convintamente su Tabbiani per le sue caratteristiche.
Nel complesso sono deluso non dai risultati, ma dal fatto che, piuttosto che portare qualcosa di nuovo, che si era intravisto all'inizio, anche sul piano della comunicazione, la società sta avvicindandosi sempre più allo stile di gestione Pulvirenti-LoMonaco, incentrata su poche figure e su dichiarazioni ambigue.
Anche stavolta credo che i risultati arriveranno, ma l'obiettivo di creare qualcosa che sopravviva per generazioni appare più lontano.