Autore Topic: L'amaro di colore nero, il rosa nel vino dolce  (Letto 2052 volte)

Offline Templare

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L'amaro di colore nero, il rosa nel vino dolce
« il: 10 Aprile 2022, 01:45:48 am »
Chi conosce la storia del Palermo sa cosa significa quel titolo. Luigi Tripisciano, in un'epoca in cui il web era fantascienza e per sentire due minuti di cronaca sulle trasferte si aspettavano quasi le 20 della domenica e il TG3 Sicilia, definiva il Palermo "croce e delizia delle nostre domeniche".

Questa premessa per dire che dopo un campionato giocato male, a volte in maniera scandalosa, complici anche le vicissitudini giudiziarie altrui, in meno di 10 giorni ci si e' ritrovati da quasi rassegnati all'anonimato del sesto posto, ad un momentaneo secondo, difficilissimo da mantenere, ma con buone possibilita' di partire almeno dalla fase nazionale dei play off e di saltare le prime due sfide di girone.

Il Palermo oggi e' stato molto prossimo alla perfezione, ha vinto da grande contro una diretta rivale, Brunori ha segnato un altro eurogol vincendo in pratica il titolo di capocannoniere, visto che il rivale piu vicino, Antonucci, sta 7 gol sotto a tre partite dal termine, Baldini non ha fatto rimpiangere il suo secondo.

Rimane solo la partita di Bari, dovessimo vincere anche quella potremmo forse festeggiare un insperato terzo posto, ma per i calcoli ci sono ancora due settimane di tempo.

Anche per la delusione.

Amaro, vino dolce. Croce. Delizia.

Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.