Da La Repubblica del 25 gennaio 2020
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È stato deliberato, infatti, l’ingresso della rappresentanza dei tifosi all’interno della società attraverso l’azionariato diffuso. Ad aggiudicarsi la possibilità è stata quella che ha fornito la migliore offerta fra le due società candidate, vale a dire l’Associazione Amici Rosanero che aveva promesso la somma, risultata poi la più alta, di 68.350 euro.
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L’Associazione Amici Rosanero è formata da 453 soci che hanno versato una quota minima da 100 euro. Nei piani del club c’era la disponibilità a cedere il dieci per cento della società al costo di 1,5 milioni di euro. Una somma che sarebbe servita per contribuire alle spese per la realizzazione del centro sportivo.
Ora cosa c’entra questa iniziativa palermitana, fatta liberamente ed in piena serenità e distensione, con quanto avvenuto a Catania al grido di “AIUTO, CHE LA CITTA’ SOCCORRA IL CATANIA PERCHE’ C’E’ L’ALTISSIMO RISCHIO DI NON RIUSCIRE A ISCRIVERE LA SQUADRA.
Insomma, quanto sopra è diventato motivo di spacchiamento della serie “semu i megghiu i tutti, gli altri da noi possono solo imparare". Nulla di nuovo sotto il sole etneo.
Unica Sport, dilettanti allo sbaraglio. Ma non sono i soli da quelle parti.