Oggi presentazione del tecnico gelese. Mi e' piaciuto quando ha detto che il calcio in Sicilia e' Palermo e che Palermo non era la sua prima scelta, ma LA SCELTA. Lui e Sagramola hanno inoltre confermato un paio di cosette niente male:
1) il Palermo aveva puntato su di lui fin dall'inizio, ma, per correttezza nei confronti di una societa' amica come l'Entella, non poteva accelerare i tempi:
2) questa societa' parla pochissimo e lavora parecchio;
3) ergo i campioni del giornalismo nostrano, non avendo piu' il cazzaro friulano a cui chiedere il numero di funghi trovati quel giorno o illuminazioni sull'uso del Viagra nella terza eta', brancolano nel buio e sparano nomi a caso.
Altro cioccolattino per i nostri campioni della penna (chi vuol leggere un doppio senso in questa definizione faccia pure...): giorni e giorni a parlare di 4-3-1-2, 4-3-2-1, addirittura 4-2-3-1 come moduli preferiti da Boscaglia, sottolineando la necessita' del Palermo di correre sul mercato e dotarsi di almeno un paio di "10" e poi il gelese in un secondo li "abbatte" dicendo che a Chiavari giocava con il trequartista solo perche' ne aveva trovati 2-3 al suo arrivo e non poteva far altro che adeguarsi... poveri...
Continuo a pensare che Boscaglia, con Santana, Silipo, Floriano e Valente gia' in rosa, ripartira' dal 4-3-3 dello scorso anno. Magari sbaglio. Magari no.
Vedremo..