Grosse ed evidenti migliorie sul piano del gioco espresso ma ancora non mi sembra sufficiente per poter stare tranquilli che il primato non sarà mai attaccato, anzi: sono un po' pessimista in proposito perché la crisi del Savoia è durata appena due gare e ieri hanno giganteggiato a Marsala, vincendo una partita che non ha mai avuto storia. Per come ha affermato il tecnico oplontino a fine gara, confidano fiduciosamente sui nostri errori e ci aspettano al varco per saltarci addosso.
A differenza delle gare trascorse, il Palermo ieri ha avuto le sue belle occasioni per aumentare lo score ma non c'è riuscito ed il risultato è stato in bilico fino alla fine, con il M.Ragusa che ha avuto le sue ghiotte occasioni per pareggiare e se ci fosse riuscito non avrebbe rubato nulla.
Pergolizzi a fine gara si è addirittura lamentato per questa incapacità della squadra di non saper chiudere le gare, però: se a metà ripresa togli l'unica punta che ti mantiene alta la squadra e la sostituisci con un centrocampista, il messaggio mandato agli avversari mi è parso evidente: attaccateci. Ed il M.Ragusa ha attaccato a testa bassa, lasciandoci anche ampi spazi per il contropiede ma le occasioni più ghiotte le hanno avute loro.
Domenica prossima uno scoglio difficilissimo da superare perché affronteremo la squadra (F.C. Messina) attualmente più in forma del torneo. Non mi preoccupa solo la forza degli avversari ma noi in questo momento abbiamo una rosa un po' menomata tra assenze e squalifiche, ed in più abbiamo un allenatore che non "lega" per motivi caratteriali con alcuni dei suoi uomini. Accardi, Ficarrotta e Rizzo Pinna, per un motivo o per un altro, sebbene stiano bene fisicamente, spesso non vengono schierati per motivi diciamo "disciplinari". A me invece sembra che questo è un momento del campionato dove non ci possiamo permettere di mettere ai margini nessuno. Io non so se tecnicamente la nostra squadra è superiore a quella oplontina, probabilmente nei suoi 11 titolari lo è. Ma il Savoia però ha 20 titolari e può fare a meno di chiunque mentre noi neanche arriviamo a 14 e tra infortuni, squalifiche ed esclusi è diventato difficile mandare un 11 in campo senza stravolgere i ruoli naturali di diversi elementi.