Pare che il Consiglio Federale abbia rinviato qualsiasi decisione sul format della B, ormai in chiave stagione 2019/20, alla decisione del Consiglio di Stato del prossimo 15 novembre.
C’è qualcosa che non capisco. Anzi più di qualcosa.
Cominciamo. Perché mai l’organo federale deputato all’organizzazione dei campionati, nella pienezza delle sue funzioni deve aspettare le decisioni di un organo della Giustizia Amministrativa, per stabilire quale sia il format dei campionati per la prossima stagione. Fosse per quella in corso, per il casino che qualcuno ha, volutamente scatenato, lo capirei pure, ma per stabilire se la serie B l’anno prossimo debba essere a 12, 22, 44 squadre non lo può stabilire il Consiglio Federale nella pienezza dei suoi poteri? Dove sta l’ostacolo?
Comunque prendiamo atto della decisione del Consiglio Federale ed andiamo avanti. Qualcuno dei componenti del Consiglio federale che ha espresso voto favorevole sull’argomento ha ben chiaro che il Consiglio Federale, il prossimo 15 novembre, non si esprimerà sul merito delle delibere del Commissario Straordinario della FIGC pubblicate con i CU nn. 47, 48 e 49 del 13 agosto 2018, che hanno stravolto le regole del campionato di serie B, ma, in seduta collegiale, dopo che il suo Presidente si è già espresso monocraticamente, solo sulla sospensione degli effetti delle delibere Commissariali sopra citate nonché del calendario della serie B, decretato dal TAR del Lazio lo scorso 24 ottobre? Praticamente per decidere, non aspettano che si decida nel merito della questione, ma aspettano un provvedimento cautelare su un altro provvedimento cautelare. Questi signori si sono chiesti cosa succederebbe se il prossimo 26 marzo, bontà sua per i tempi accelerati con i quali ha deciso di dirimere la questione (sic!), quando il TAR del Lazio annullasse i provvedimenti di Fabbricini ed il conseguente calendario di serie B?
Io non capisco. Non capisco, ma mi adeguo, come diceva Nino Frassica in “Quelli della notte.”
Mi adeguo a cuor leggero anche perché nonostante questo continuo rinviare le scelte, questa continua mancata assunzione di responsabilità da parte di tutte le persone e gli organismi coinvolti nella faccenda che, ad oggi, hanno rifiutato di prendere posizione rimpallandosi la paternità della decisione, una cosa positiva c’è, sabato si ritornerà a giocare e le angustie che ci hanno provocato questi signori, è un eufemismo naturalmente, torneranno in secondo piano, nascoste da una palla che rotola, un contrasto vigoroso, un’occasione mancata, un traversa sfiorata, una parate eccezionale, un ......... gol!!!!!!!