Apro il topic e spero di inaugurare una serie positiva, così potremo mettere da parte le perplessità di questo inizio campionato e ritrovare entusiasmo e partecipazione.
Tutte le partite sono importanti, non solo per i punti in gioco, ma anche per tutti quei fattori che nel calcio possono fare la differenza. L’unica certezza per far migliorare una squadra ogni settimana sono i risultati, a prescindere dall’avversario, però questa partita è importante anche perché si gioca contro il Lecce, che è considerata la squadra più attrezzata. A dire il vero, alcuni addetti ai lavori considerano favorito il Catania, ma da tifoso preferisco vedere il campionato dalla prospettiva dell’outsider, perché il peggior avversario del Catania è il Catania stesso. Poi, a campionato in corso e in virtù dei risultati, vedremo cosa si potrà sperare. Quindi il Catania contro se stesso, perché molti tifosi temono si possa rivedere un campionato simile a quello precedente. Io credo sia troppo presto per tirare le conclusioni e dopo le prime due partite ho dato priorità ad altri argomenti.
In settimana l’AD si è presentato in sala stampa e ha parlato della lista over, del calciomercato e anche dell’allenatore. Sarebbe assurdo mettere in discussione Lucarelli, il campionato è appena iniziato e non ci sono elementi per avere un’opinione sul suo lavoro. Ovviamente l’AD ha parlato bonariamente di quelle interviste, ma il suo intervento dimostra quanto sia necessario badare agli equilibri anche nel post partita, perché se è vero che le partite si vincono in campo, è altrettanto vero che i campionati si vincono mantenendo l'equilibrio tra tutte le componenti. Quindi le perplessità di alcuni di noi avevano senso. Con questo non voglio dire che un allenatore debba essere ipocrita o eccessivamente diplomatico, perché credo che tutti noi apprezziamo le critiche ai giocatori che non rispettano il lavoro tattico preparato in settimana, però apprrezziamo anche l’autocritica, che c’è stata, ma dovrebbe essere anteposta a tutto. Se i giocatori non fanno quello che tu vorresti, è soprattutto colpa tua. Se fosse così facile gestire un gruppo, chiunque potrebbe sperare di fare il mister o, in generale, il leader. Io non dubito che Lucarelli ne sia capace, tutt’altro, ma sabato scorso ha fatto un autogol. Oltretutto non dimentichiamoci che siamo solo alla seconda di campionato e certi problemi sono comprensibili, soprattutto per la squadra di una piazza esigente e con un ambiente pressante – nel bene e nel male – come quella catanese. Questo è il contesto: l’uomo in più nelle partite in casa e le alte aspettative nelle partite fuori casa. Inoltre, se proprio dobbiamo sbilanciarci in un’opinione tecnica, le sostituzioni non hanno prodotto alcun risultato positivo, piuttosto hanno confuso ulteriormente una squadra senza idee.
Insomma, alla seconda di campionato, sebbene i giocatori non abbiano rispettato le consegne, sarebbe stato più saggio difendere i propri giocatori e mantenersi vago, così come sono vaghe le certezze dopo due partite. Questa è la mia opinione in proposito, per il resto non ho argomenti per mettere in dubbio le qualità dell’allenatore, che spero emergano partita dopo partita e in tal caso sarò il primo ad argomentare con lo stesso puntiglio con cui ho sottolineato questa critica.
La formazione ideale può conoscerla solo lui e non esprimo alcun parere sulla scelta dei singoli e sugli esperimenti tattici. Si parla tanto di preparazione fisica pesante e di singoli fuori forma, quindi credo sia giusto fare giocare chi può garantire corsa ed equilibrio. Inoltre, direi di prestare attenzione sulle fasce, che hanno messo in risalto alcuni limiti del 3-5-2. Il Catania non ha subito alcun gol su palla inattiva o episodi casuali, piuttosto ha subito due gol pesantissimi per una scarsa compattezza tra esterni e difensori centrali: nei due casi, l’esterno avversario ha messo la palla in area contro una difesa completamente impreparata. Tre punti persi in questo modo, senza altre disamine tattiche da dover approfondire.