Dopo la vergognosa sconfitta di Francavilla Fontana, in cui il Catania giocò in superiorità numerica per gran parte dell’incontro, si tornò al Massimino per giocare contro la Vibonese e vincendo con un po’ di cu.lo e tanto Pisseri. Il Catania giocò male, molto male, vi ricordate le palle lunghe a cercare Anastasi? Vi ricordate quante volte abbiamo vinto in casa dopo essere stati salvati dal portiere? A me piace vedere le cose da più prospettive possibili, senza cercare ad ogni costo né colpevoli né capri espiatori. Il calcio è un insieme di componenti che devono funzionare, se qualcosa non va, non si può cercare ad ogni costo un colpevole. Non l’ho fatto nemmeno nei confronti di Rigoli, criticandolo solo per le singole partite, che erano tante, comunque. Detto questo, mi pare scontato che non possa criticare l’allenatore dopo 95 minuti.
Nel dopo partita della bruttissima Catania-Vibonese, Rigoli disse che i giocatori erano insicuri (non ricordo esattamente le parole) per la clamorosa sconfitta di Francavilla e non riuscivano a giocare. Tutto vero, non aveva torto. Io ho notato la stessa cosa nella partita di ieri.
Innanzitutto, nessun dramma, perché è solo un pareggio in casa, e nel calcio può capitare; e poteva capitare anche con Rigoli in panchina, probabilmente giocando alla stessa maniera. Nel calcio non si può mai pretendere di vincere sempre, anche se in casa la media punti è molto alta.
Ieri il Catania ha giocato contro un avversario che non ha sbagliato nulla, rimanendo arroccato nella propria metà campo e con una difesa bassissima. Queste partite le sblocchi cercando l’errore dell’avversario, oppure con un lavoro durissimo degli attaccanti. E qui arriva la nota dolente: il centrocampo conta relativamente, nel 4-2-3-1 schierato da Petrone il gioco devono farlo quei tre a supporto della punta. Solo Di Grazia si è impegnato, ma non ne ha azzeccata una, mentre Russotto si perdeva nelle sue leziosità e Mazzarani irritava fino alla nausea: è un po’ appesantito e gioca poco. Non capisco cosa avrebbe dovuto fare il criticatissimo Pozzebon? Ha fatto il suo ed era al posto giusto nel momento giusto, ma in quell’unica occasione, se colpisci troppo bene la palla, rendi un eroe il portiere avversario.
Infine, si è parlato di centrocampo. Quante volte abbiamo detto che manca un po’ di qualità? Ma ne parliamo solo adesso? Oltretutto in questa partita è un argomento secondario, innanzitutto perché a mio parere il migliore in campo è stato Biagianti, e poi perché quando è entrato il più dinamico Bucolo al posto del più statico Scoppa, i ritmi sono stati più alti e la squadra ha giocato meglio. Inoltre, se mantieni il possesso palla per 90 minuti, che senso ha parlare di buco a centrocampo? Se ne doveva parlare quando c’era Rigoli, perché quando lasci il possesso palla agli avversari, non puoi permetterti di lasciarli in superiorità numerica (e tattica) a centrocampo. Vedere le partite di Agrigento, Francavilla, Matera e altre, per non parlare del calcio Champagne che fu permesso ai giocatori del Fondi nell’1-1 del Massimino.
Ultima cosa, quando erediti una squadra che gioca di rimessa e provi a cambiare l’idea tattica di base, può capitare di vedere partite come quella di ieri. Inoltre, un po’ di ottimismo non farebbe male. Anche Mihajlovic esordì male: sconfitta in casa contro il Livorno, la peggiore squadra di quella stagione, che giocò al Massimino senza i due migliori gocatori della rosa.