L'idea di Cantarutti è buona ed affascina. Il problema é trovare l'interesse ad investire nel calcio e a Catania in particolare. Rilevo che negli ultimi anni c'é stato interesse dei gruppi arabi ad investire nel settore alberghiero in Sicilia: il progetto riguardante la ex "Perla Ionica" , in questo momento fermo, a quanto si legge in giro; e la recente asta per l'hotel S. Domenico di Taormina in cui uno sceicco del Quatar é stato battuto per appena 200 mila euro da un immobiliarista italiano di origini campane (52 milioni di euro la base d'asta). Tra l'altro questo sceicco possiede mezza costa smeralda.
Il Catania sarebbe un investimento sostenibile per gruppi di questa portata: sarebbe anche interessante, grazie alla struttura di TdG e potrebbe dare una diversa percezione della presenza di questi operatori economici stranieri, non solo semplici affaristi interessati a fare soldi sfruttando la situazione, ma soggetti sensibili alle dinamiche sociali del territorio (e lo sport e il calcio in particolare, é il maggiore fenomeno sociale nel nostro territorio).
Chi può raggiungerli, chi ha un contatto, faccia la proposta e la illustri per bene.
Intanto domenica godiamoci questa giornata: più che di nostalgia a me piace pensare che si tratti della vetrina di ciò che é stato possibile fare a Catania operando bene. E di quel che potrebbe essere di nuovo in futuro. Anzi, ancora meglio.