Sergio, vedi, la presenza dei Ragazzini palermitani , per come la penso io, è determinante perché, di fatto, il calcio, in quello che abbiamo intenzione di fare, è marginale.
Io parlo di legalità, di uguaglianza nei giudizi, di unità di intenti civili, di solidarietà.
Non è retorica.
Siamo la sola regione in Europa che viene divisa in due dal crollo di una strada, l'unica, che collega le due metà della regione, siamo l' unica regione D' Europa che viene sempre additata, in Italia ed all'estero, come sorgente e ricettacolo di delinquenza ed inciviltà, con la sordità dei nostri politicanti che se ne infischiano di come vengono etichettati i propri concittadini.
Io l' ho provato sulla mia pelle, avendo vissuto all' estero per diversi anni.
Non è bello.
Da come si intuisce, ancora una volta, i Catanesi, non la società calcio Catania SpA, dovranno accollarsi quest'altra infamia, perché siamo sempre noi, come per il 2 febbraio.... gli altri... solo verginelle... agnellini!
La mano sarà pesante, ed è giusto che lo sia, ma come per noi, anche per gli altri.
Non siamo Cittadini di un altra nazione ed abbiamo le stesse regole e le stesse leggi,m sportive e non.
Paghiamo noi e devono pagare tutti, perché la Sicilia non è la fog.na d'Italia dove tutti sversano le proprie nefandezze, rendendosi liberi e puliti.
Il marcio in Italia è ovunque.
Lo sport, ed il calcio in particolare, rappresenta una cassa di risonanza mondiale e passare ancora, tutti, come delinquenti, non è accettabile.
Perché Catania, come Palermo, è sempre Sicilia, ed alla fine è la Sicilia che paga.
Credo che sia ora di far finire questo finto perbenismo, possiamo farlo, smuovendo le coscienze, facendoci sentire.
Il silenzio assenso, no. Categoricamente.
Testa ca non parra, si chiama cucuzza.
Noi siamo teste pensanti , soprattutto, parlanti.
I nostri ragazzini sono i soli che possono cambiare queste becere regole volute da altri.
Sono il nostro futuro e loro, inconsapevolmente, saranno il loro futuro.
Sono il simbolo della Sicilia che cambia, che vuole cambiare.
Noi, oramai, la nostra vita la facciamo e sappiamo, bene o male, sopravvivere, loro devono crescere e se ci sforziamo di farli crescere con idee e principi solidi, ne avranno solo vantaggio.
Capisco perfettamente che non sarà facile mettere in pratica questa iniziativa, ma dobbiamo, quantomeno, provarci.
Tutti.
Per la nostra coscienza e per il loro avvenire.
Se non dovessimo riuscire i... beh, almeno ci abbiamo provato.
Chiedere è cosa lecita, rispondere è cortesia.
PS
Pensa,ma lo dico solo a te, senza farlo sentire a nessuno, che, prescindendo dalla vostra presenza, che non sarà facile avere, per l'autostrada di cui sopra, io colorerei il Massimino di rossoazzurro e di rosanero. Tanto per farti intuire quanto c'è di calcio in questo evento.
Ma, lo capirebbero?