Autore Topic: stagione mediocre, la prossima A PARITA' DI CONDIZIONI, sarà disastrosa  (Letto 3952 volte)

Offline cantarutti72

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Il problema dell'immediato futuro del nostro glorioso club non sarà soltanto il mero discorso economico. Non quell' 80% in meno di diritti televisivi che nella prossima stagione verranno incassati rispetto a due anni prima.  In serie A non siamo rimasti otto anni perché entrava tanta grana, poiché ad essa corrispondevano proporzionali costi di stipendi giocatori e di ammortamenti dei diritti sulle loro prestazioni. Il conto economico presentava dei margini di area tipica prossimi allo zero o lievemente negativi. Ma alla fine la società chiudeva generalmente con ragguardevoli utili per fattori che esulano dalla semplice gestione ordinaria.
Il Catania viveva un'era di prosperità perché SAPEVA CREARE VALORE AGGIUNTO, OSSIA AVEVA LA VIRTU', LA GRANDE CAPACITA' DI VALORIZZARE LE RISORSE UMANE. Di scovare giocatori semisconosciuti e renderli poi appetibili a importanti club nazionali ed esteri.
Salvo pochissimi casi isolati (Nicolae Dica, Morimoto, Sardo) la stragrande maggioranza degli investimenti in giocatori aveva prodotto plusvalenze, poiché essi trovavano l'ambiente ideale per dare il meglio di sé. Un humus nel quale sono emersi i vari Vargas, Silvestre, Gomez, Martinez, Bergessio,Barrientos. E con loro hanno brillato anche i tecnici, i vari Marino, Mihajlovic, Simeone, Montella spiccando il volo verso carriere di prestigio. Un'isola felice,quella del club rossazzurro, che aveva creato tanta di quella ricchezza da finanziare buona parte della costruzione di un centro sportivo che ci invidia mezza Europa.
La valorizzazione delle risorse, dalla capacità di scovare i talenti nascosti sino alla loro crescita e maturazione professionale, era quel bene di inestimabile valore che possedeva il Calcio Catania spa. Dall'estate 2013 in poi tutto ciò è cessato d'un colpo.
Facendoci credere che i vari Leto, Monzon, Peruzzi fossero dei brocchi, piuttosto che degli spaesati alunni promettenti, ritrovatisi privi di professori e di preside...e con loro il resto della compagnia che fino a pochi mesi prima ci aveva fatto sognare l'Europa.
La capacità di creare valore aggiunto assume un significato enormemente più importante quando le risorse finanziarie iniziano a scarseggiare per fattori esogeni che nel caso nostro stanno divenendo un'arma a doppio taglio: IL CROLLO DEI PROVENTI DA DIRITTI TELEVISIVI e GLI IMPEGNI FINANZIARI DEL GRUPPO PULVIRENTI LEGATI AL DEFAULT DI WIND JET.
Con l'assetto dirigenziale come quello di un tempo avremmo dormito sonni relativamente tranquilli in quanto avremmo visto approdare all'ombra dell'Elefante giocatori che avrebbero fatto cose egregie in campo pur provenendo magari da categorie inferiori o scartati da club di serie A.
Adesso tutto questo non esiste più. CHI O COSA HA VALORIZZATO LA DIRIGENZA ROSSAZZURRA NEGLI ULTIMI DUE ANNI?
COME CHIUDERANNO LA PERDITA D'ESERCIZIO CHE SI POTREBBE PROSPETTARE A CHIUSURA DI BILANCIO (30 giugno 2015) PER L'ASSENZA DI PLUSVALENZE DI RILIEVO SUI GIOCATORI
?
Se a Catania hanno fatto male (o peggio) giocatori sulla carta di rilevante spessore tecnico, cosa accadrà quando le depauperate risorse finanziarie costringeranno la società ad ingaggiare elementi tecnicamente inferiori a quelli visti sin qui e che a loro volta non sapranno essere adeguatamente valorizzati??

MI VENGONO LE VERTIGINI, FRATELLI ROSSAZZURRI. SVEGLIATEMI DA QUESTO INCUBO!!!
« Ultima modifica: 25 Maggio 2015, 11:59:06 pm da cantarutti72 »
"più tifi strisciato, più sei un siciliano rinnegato !! fuckinmiju "

Offline vasco

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Re:stagione mediocre, la prossima A PARITA' DI CONDIZIONI, sarà disastrosa
« Risposta #1 il: 26 Maggio 2015, 12:18:17 am »

Quoto totalmente l'analisi.

Purtroppo se dipendesse da noi tifosi ci saremmo svegliati da un bel pò da quest'incubo. Ma tutto dipende dal Presidente, ossia dall'artefice delle cose buone realizzate fino a due anni fa e che da allora sembra aver smarrito la strada che aveva condotto il Catania a quei risultati.

Non credo che è chiedere l'impossibile, se si domanda di riprendere quel cammino, consapevoli che le botte economiche subite in questi due anni, si faranno sentire e che probabilmente i risultati non arriveranno immediatamente. Ma almeno vorremmo avere la tranquillità di essere in mano a persone competenti, che sanno il fatto loro, e che con tutte le incognite dello sport, sanno fissare gli obiettivi e gradualmente raggiungerli.

Non ne possiamo più delle chiacchiere, delle illusioni, delle promesse degli ultimi due anni. All'inizio della stagione appena trascorsa Cosentino si era assunto la piena responsabilità di tutto quello che sarebbe accaduto. Ebbene è stato un campionato più che fallimentare: ne tragga le conseguenze.
« Ultima modifica: 26 Maggio 2015, 12:23:09 am da vasco »

Offline occasionale rosanero

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Re:stagione mediocre, la prossima A PARITA' DI CONDIZIONI, sarà disastrosa
« Risposta #2 il: 26 Maggio 2015, 03:31:58 am »
Considerazione....o Zamparini si futte i picciuli o no. Immaginando di essere boccaloni ed essere in questo secondo caso, nonostante il paracadute, la vendita di Ilicic, la vendita di Hernandez e l'immediata promozione...Zamparini sostiene che i 40 milioni incassati per Dybala consentiranno si sistemare definitivamente il bilancio della società. Posto questo la vostra preoccupazione per le sorti societarie del Catania sono più che legittime.

Offline oriundo

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Re:stagione mediocre, la prossima A PARITA' DI CONDIZIONI, sarà disastrosa
« Risposta #3 il: 26 Maggio 2015, 09:43:09 am »
Il problema dell'immediato futuro del nostro glorioso club non sarà soltanto il mero discorso economico. Non quell' 80% in meno di diritti televisivi che nella prossima stagione verranno incassati rispetto a due anni prima.  In serie A non siamo rimasti otto anni perché entrava tanta grana, poiché ad essa corrispondevano proporzionali costi di stipendi giocatori e di ammortamenti dei diritti sulle loro prestazioni. Il conto economico presentava dei margini di area tipica prossimi allo zero o lievemente negativi. Ma alla fine la società chiudeva generalmente con ragguardevoli utili per fattori che esulano dalla semplice gestione ordinaria.
Il Catania viveva un'era di prosperità perché SAPEVA CREARE VALORE AGGIUNTO, OSSIA AVEVA LA VIRTU', LA GRANDE CAPACITA' DI VALORIZZARE LE RISORSE UMANE. Di scovare giocatori semisconosciuti e renderli poi appetibili a importanti club nazionali ed esteri.
Salvo pochissimi casi isolati (Nicolae Dica, Morimoto, Sardo) la stragrande maggioranza degli investimenti in giocatori aveva prodotto plusvalenze, poiché essi trovavano l'ambiente ideale per dare il meglio di sé. Un humus nel quale sono emersi i vari Vargas, Silvestre, Gomez, Martinez, Bergessio,Barrientos. E con loro hanno brillato anche i tecnici, i vari Marino, Mihajlovic, Simeone, Montella spiccando il volo verso carriere di prestigio. Un'isola felice,quella del club rossazzurro, che aveva creato tanta di quella ricchezza da finanziare buona parte della costruzione di un centro sportivo che ci invidia mezza Europa.
La valorizzazione delle risorse, dalla capacità di scovare i talenti nascosti sino alla loro crescita e maturazione professionale, era quel bene di inestimabile valore che possedeva il Calcio Catania spa. Dall'estate 2013 in poi tutto ciò è cessato d'un colpo.
Facendoci credere che i vari Leto, Monzon, Peruzzi fossero dei brocchi, piuttosto che degli spaesati alunni promettenti, ritrovatisi privi di professori e di preside...e con loro il resto della compagnia che fino a pochi mesi prima ci aveva fatto sognare l'Europa.
La capacità di creare valore aggiunto assume un significato enormemente più importante quando le risorse finanziarie iniziano a scarseggiare per fattori esogeni che nel caso nostro stanno divenendo un'arma a doppio taglio: IL CROLLO DEI PROVENTI DA DIRITTI TELEVISIVI e GLI IMPEGNI FINANZIARI DEL GRUPPO PULVIRENTI LEGATI AL DEFAULT DI WIND JET.
Con l'assetto dirigenziale come quello di un tempo avremmo dormito sonni relativamente tranquilli in quanto avremmo visto approdare all'ombra dell'Elefante giocatori che avrebbero fatto cose egregie in campo pur provenendo magari da categorie inferiori o scartati da club di serie A.
Adesso tutto questo non esiste più. CHI O COSA HA VALORIZZATO LA DIRIGENZA ROSSAZZURRA NEGLI ULTIMI DUE ANNI?
COME CHIUDERANNO LA PERDITA D'ESERCIZIO CHE SI POTREBBE PROSPETTARE A CHIUSURA DI BILANCIO (30 giugno 2015) PER L'ASSENZA DI PLUSVALENZE DI RILIEVO SUI GIOCATORI
?
Se a Catania hanno fatto male (o peggio) giocatori sulla carta di rilevante spessore tecnico, cosa accadrà quando le depauperate risorse finanziarie costringeranno la società ad ingaggiare elementi tecnicamente inferiori a quelli visti sin qui e che a loro volta non sapranno essere adeguatamente valorizzati??

MI VENGONO LE VERTIGINI, FRATELLI ROSSAZZURRI. SVEGLIATEMI DA QUESTO INCUBO!!!

Quoto al 100 x 100
In quaranta e passa anni che seguo il calcio, mi è capitato spesso di assistere a periodi di auge nelle varie dirigenze
che si sono susseguite nel normale alternarsi della vita, a dirigere varie società. Ci sono stati in tutte le società
periodi di su e di giù, questa è la vita. Il problema della società catania calcio è un altro. Nessuno discute il grande
impegno messo dai vertici societari in questi anni nel valorizzare e portare avanti dei programmi di altissimo livello,
considerati i livelli degli investimenti. Non passa giorno che sui forum e sui media si sottolinea la lungimiranza e
l'acume di Pulvirenti. Ma da due anni tutto quello che noi sapevamo si è ribaltato, consegnandoci una dirigenza
qualunque, un profilo societario insignificante e incapace di gestire la quotidianeità. Ergo, siamo in picchiata verso
l'ignoto ( un ignoto noto . . . il semiprofessionismo) a meno che non avvenga una sterzata decisa e il ritorno ad
una gestione intelligente delle risorse umane, ingenti, presenti a Catania. Ma a me sembra, e questa è una mia
personalissima sensazione, che Pulvirenti, un poco come Moratti, l'innominabile e altri, non abbia più voglia. E che
aspetti l'occasione per passare la mano. Ripeto, è una mia sensazione e basta. Vedere sfilare tanti quaquaraquà
con una maglietta onorata e fare sfigurare i colori della città fa male. Mannaggia, l'unica cosa buona che avevamo!