Il problema dell'immediato futuro del nostro glorioso club non sarà soltanto il mero discorso economico. Non quell' 80% in meno di diritti televisivi che nella prossima stagione verranno incassati rispetto a due anni prima. In serie A non siamo rimasti otto anni perché entrava tanta grana, poiché ad essa corrispondevano proporzionali costi di stipendi giocatori e di ammortamenti dei diritti sulle loro prestazioni. Il conto economico presentava dei margini di area tipica prossimi allo zero o lievemente negativi. Ma alla fine la società chiudeva generalmente con ragguardevoli utili per fattori che esulano dalla semplice gestione ordinaria.
Il Catania viveva un'era di prosperità perché SAPEVA CREARE VALORE AGGIUNTO, OSSIA AVEVA LA VIRTU', LA GRANDE CAPACITA' DI VALORIZZARE LE RISORSE UMANE. Di scovare giocatori semisconosciuti e renderli poi appetibili a importanti club nazionali ed esteri.
Salvo pochissimi casi isolati (Nicolae Dica, Morimoto, Sardo) la stragrande maggioranza degli investimenti in giocatori aveva prodotto plusvalenze, poiché essi trovavano l'ambiente ideale per dare il meglio di sé. Un humus nel quale sono emersi i vari Vargas, Silvestre, Gomez, Martinez, Bergessio,Barrientos. E con loro hanno brillato anche i tecnici, i vari Marino, Mihajlovic, Simeone, Montella spiccando il volo verso carriere di prestigio. Un'isola felice,quella del club rossazzurro, che aveva creato tanta di quella ricchezza da finanziare buona parte della costruzione di un centro sportivo che ci invidia mezza Europa.
La valorizzazione delle risorse, dalla capacità di scovare i talenti nascosti sino alla loro crescita e maturazione professionale, era quel bene di inestimabile valore che possedeva il Calcio Catania spa. Dall'estate 2013 in poi tutto ciò è cessato d'un colpo.
Facendoci credere che i vari Leto, Monzon, Peruzzi fossero dei brocchi, piuttosto che degli spaesati alunni promettenti, ritrovatisi privi di professori e di preside...e con loro il resto della compagnia che fino a pochi mesi prima ci aveva fatto sognare l'Europa.
La capacità di creare valore aggiunto assume un significato enormemente più importante quando le risorse finanziarie iniziano a scarseggiare per fattori esogeni che nel caso nostro stanno divenendo un'arma a doppio taglio: IL CROLLO DEI PROVENTI DA DIRITTI TELEVISIVI e GLI IMPEGNI FINANZIARI DEL GRUPPO PULVIRENTI LEGATI AL DEFAULT DI WIND JET.
Con l'assetto dirigenziale come quello di un tempo avremmo dormito sonni relativamente tranquilli in quanto avremmo visto approdare all'ombra dell'Elefante giocatori che avrebbero fatto cose egregie in campo pur provenendo magari da categorie inferiori o scartati da club di serie A.
Adesso tutto questo non esiste più. CHI O COSA HA VALORIZZATO LA DIRIGENZA ROSSAZZURRA NEGLI ULTIMI DUE ANNI?
COME CHIUDERANNO LA PERDITA D'ESERCIZIO CHE SI POTREBBE PROSPETTARE A CHIUSURA DI BILANCIO (30 giugno 2015) PER L'ASSENZA DI PLUSVALENZE DI RILIEVO SUI GIOCATORI?
Se a Catania hanno fatto male (o peggio) giocatori sulla carta di rilevante spessore tecnico, cosa accadrà quando le depauperate risorse finanziarie costringeranno la società ad ingaggiare elementi tecnicamente inferiori a quelli visti sin qui e che a loro volta non sapranno essere adeguatamente valorizzati??
MI VENGONO LE VERTIGINI, FRATELLI ROSSAZZURRI. SVEGLIATEMI DA QUESTO INCUBO!!!