Sulla carta erano cinque partite di cui solo una alla nostra portata, quella col Verona: all'andata tre punti, al ritorno sette, direi che abbiamo migliorato lo score. Per il resto dovrei ripetermi: contro squadre tecniche come la Lazio non perdi solamente se corri il doppio e per novantacinque minuti, loro invece possono vincere in qualsiasi momento, magari con l'unica accelerazione della partita. Basta solo un po' di memoria per ricordare le nostre prime venticinque partite dello scorso anno e quanti punti sono arrivati in questo modo.
Va detto comunque che siamo nel bel mezzo di una tempesta in cui saettano mancati rinnovi di contratto, dichiarazioni di cessione societaria e le solite dichiarazioni evitabili del presidente. Se Iachini riesce a passare pure questa e a non fare esplodere il giocattolo, bisognerà riconoscergli doti motivazionali quasi uniche. Forse, iniziare a pensare il futuro con moderazione e senza rivoluzioni traumatiche (sempre che il nostro futuro preveda lui come allenatore, perché secondo me la cosa non è così scontata), potrebbe essere d'aiuto per continuare ad avere quegli stimoli che temo si possano perdere a breve.
Tecnicamente, se abbandonasse la difesa a tre e si ritornasse a quella tradizionale, a quattro, Iachini otterrebbe forse qualche soddisfazione in più dal centrale di turno schierato accanto a Gonzalez e dagli stessi terzini di fascia. E' una mia sensazione, nulla di più.