Autore Topic: C'era una volta il pallone...  (Letto 1870 volte)

Offline Pietro@

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C'era una volta il pallone...
« il: 23 Agosto 2006, 11:09:28 am »
Dal quotidiano “LA STAMPA” di oggi 23.08.2006

NEL BOCCIARE I RICORSI DEI DUE EX DIRIGENTI IL TRIBUNALE RIBADISCE LA PROPRIA GIURISDIZIONE: «LE SANZIONI ASSUMONO RILEVANZA ANCHE FUORI DALL’ORDINAMENTO SPORTIVO»
Il Tar respinge Moggi e Giraudo
ma la Juve spera
«Sospensiva se c’è pericolo di grave danno»
23/8/2006
di Massimiliano Nerozzi

ROMA. Quelli che avevano trascinato la Juve giù dall’Olimpo dei mai retrocessi in serie B, Luciano Moggi e Antonio Giraudo, potrebbero ora averle tracciato il sentiero per un’imprevista risalita: ieri il Tar del Lazio ha infatti respinto la domanda cautelare della coppia di ex dirigenti, ma incollando all’ordinanza due paginette di motivazioni che, ora, i legali bianconeri accudiranno come un piccolo breviario.

Federazione e Coni, è vero, hanno scongiurato il pericolo di vedersi sospendere subito la sentenza della Corte federale - perché questa era l’essenza della richiesta cautelare - ma difficilmente ieri pomeriggio hanno festeggiato. Vinto un duello, chissà la guerra. Il giudizio sul merito resta in bilico e, soprattutto, non occorre essere glossatori di testi legislativi per fiutare possibili guai in vista per la prossima battaglia: quella con la Juve. Le ordinanze, per Moggi e Giraudo sono praticamente sovrapponibili, rispondono no all’istanza cautelare per un motivo: il danno patrimoniale paventato (da entrambi) «non presenta i connotati dell’attualità», e quello morale «potrà trovare piena tutela nella successiva fase del merito ove quest’ultima si concluda in senso favorevole». Mancava il «periculum in mora», insomma: sospendere subito la sentenza di calciopoli, non sarebbe servito.

Particolare che non è sfuggito all’avvocato Cesare Zaccone, uno dei legali della Juve: «Sull’attualità del danno il discorso per un club quotato in Borsa è completamente diverso, basti pensare al prossimo campionato: se parte così com’è, il danno è già irreparabile». In sostanza una società come la Juve, rispetto a due persone fisiche, dovrebbe avere altri strumenti per dimostrare il rischio di un danno grave e attuale. La linea della Federazione non cambia: «Saremo intransigenti sui punti comminati dalle precendenti sentenze della giustizia sportiva», si limita a dire l’avvocato Luigi Medugno, legale della Figc, che si è lasciato scappare qualche urlo durante l’udienza su Giraudo.

Per capire che la storia di una mattinata (un’ora e mezza di udienza per Giraudo, mezza per Moggi) non si può ridurre al semplice diniego della sospensiva basta ascoltare tono e parole di chi avrebbe perso: «Ci hanno dato ragione su alcuni punti cui tenevamo - ha detto l’avvocato Luigi Chiappero, uno dei difensori dell’ex ad bianconero - e che potranno essere utilizzati anche da altri soggetti». Abbastanza soddisfatti i difensori di Moggi: Gianaria, Trofino e Tedeschini, che già pensano al consiglio di Stato. Ma la terza sezione ter del Tar del Lazio, presieduta dal giudice Corsaro, ha piantato pure un altro paletto: il giudice amministrativo è competente. È vero che la legge 280 del 2003 aveva attribuito l’esclusività alla giustizia sportiva nell’ambito delle sanzioni disciplinari, però: la sanzione in discussione «per la sua natura, assume rilevanza anche al di fuori dell’ordinamento sportivo.

Ove solo si consideri, che il signor Moggi potrebbe essere chiamato a rispondere, a titolo risarcitorio, sia dai soci della Juve che dai singoli azionisti».

Un’affermazione già stampata in apertura: il regno assoluto della giustizia sportiva «non appare operante nel caso in cui la sanzione non esaurisce la sua incidenza nell’ambito strettamente sportivo, ma rifluisce nell’ordinamento dello Stato». Se è così per i 5 anni di inibizione e i 50.000 euro di ammenda rifilati a Moggi, pare difficile fare retromarcia sui milioni di euro che si trascina dietro la Juve. Per definire i confini della giustizia sportiva, tanto per essere chiaro, il Tar cita la Carta: «Una diversa interpretazione condurrebbe a dubitare della sua conformità a principi costituzionali, perché sottrarrebbe le sanzioni sportive alla tutela giurisdizionale del giudice statale». Altro sospiro per Zaccone: «Sulla giurisdizione eravamo abbastanza sereni, ma se la pensano così anche i giudici è meglio».

Nemmeno esaminata l’eccezione di improcedibilità avanzata dalla Figc, per il mancato passaggio dalla Camera di conciliazione e arbitrato, prima di andare al Tar. Per un no, ieri, bastava che il grave pericolo per Moggi e Giraudo non fosse dietro l’angolo. Il campionato lo è.

CONSIDERAZIONI:
sono ormai lontani i tempi in cui il Milan e la Lazio vennero retrocesse per il caso delle scommesse clandestine…
secondo quanto emerge dall’articolo che ho testualmente trascritto ciò non potrebbe più accadere.
Piuttosto direi, che se una società calcistica vuole avere “salva la categoria” basta semplicemente quotarsi in borsa... perché saranno gli azionisti ad essere tutelati in primis ed a salvare la squadra del cuore.
Cosicché esisteranno sempre due campionati in uno nella nostra serie A:
il primo tra le cui fila militeranno le grandi società, dall’indiscusso blasone e dall’enorme patrimonio societario, quotate in borsa, che mai retrocederanno;
Il secondo che vedrà protagoniste di un’estenuante lotta “fratricida” le medie e piccole società che dovranno fare attenzione a non farsi mai beccare nemmeno a prendere un caffè con questo o quell’altro dirigente, esponente della federazione, del mondo arbitrale o chiunque altro di una certa importanza nel mondo del pallone, per non incorre nei fulmini e nelle saette della “giustizia !?!” o del “rigore !?!” sportivo, in nome del rispetto delle regole (già...ma per chi !?!)…basti pensare agli episodi del 1993 (con Matarrese presidente) ed alle “inspiegabili sopravvivenze” di clubs come Parma e Lazio divorate da crack, deficit e debiti societari.
C’era una volta il pallone siori e siore…

Offline Templare

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C'era una volta il pallone...
« Risposta #1 il: 23 Agosto 2006, 11:38:58 am »
E siamo sempre lì: di fronte alla costituzione non regge nulla, nemmeno una partita di calcio. Ma la costituzione tiriamola in ballo per le cose serie, ammesso che sia rimasta serietà in Italia!

Prodi, Melandri, se ci siete battete un colpo! Il vostro silenzio post vittoria mondiale é assordante, che diamine! Avete messo Rossi e Borrelli alla FIGC? Non credete che gli abbiate fatto fare già troppe figure meschine?

Ma la stampa che fine ha fatto? Uno, dico un solo giornalista che faccia una domanda adeguata a tutte queste persone... Non credo che alla fine debba essere quel pezzo di feci di Blatter a dovere mettere tutto a posto, no?

Tanto per gradire, notizia di oggi:


23/08/2006 10.24.11
Fifa: minacce di Blatter per ricorsi Tar
La FIFA minaccia di squalificare la Nazionale azzurra da ogni competizione internazionale e di escludere tutti i club italiani dalle competizioni europee nel caso di ricorso al TAR della Juve (annunciato) e di tutte le altre squadre che avessero intenzione di farlo. Per il numero uno del calcio mondiale, si violerebbe la clausola compromissoria e si uscirebbe di fatto dalle regole del calcio. La Fifa chiede rassicurazioni entro le 12 di oggi. E bisogna rispondere. Guido Rossi potrebbe chiedere lumi al governo.


Ahi, ahi, ahi, povera Italia!




"Non nobis Domine, sed nomini Tuo da gloriam"
Esistono tre modi di approcciare l'antifascismo. Il primo è accettarne il disagio che emana e compatirlo. Il secondo è prenderlo inesorabilmente per il culo. Il terzo modo é quello cosiddetto "geometrico", perché prevede l'utilizzo della squadra.

Offline ivan

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C'era una volta il pallone...
« Risposta #2 il: 23 Agosto 2006, 11:56:02 am »
Citazione da: "Templare"
E siamo sempre lì: di fronte alla costituzione non regge nulla, nemmeno una partita di calcio. Ma la costituzione tiriamola in ballo per le cose serie, ammesso che sia rimasta serietà in Italia!

Prodi, Melandri, se ci siete battete un colpo! Il vostro silenzio post vittoria mondiale é assordante, che diamine! Avete messo Rossi e Borrelli alla FIGC? Non credete che gli abbiate fatto fare già troppe figure meschine?

Ma la stampa che fine ha fatto? Uno, dico un solo giornalista che faccia una domanda adeguata a tutte queste persone... Non credo che alla fine debba essere quel pezzo di feci di Blatter a dovere mettere tutto a posto, no?

Tanto per gradire, notizia di oggi:


23/08/2006 10.24.11
Fifa: minacce di Blatter per ricorsi Tar
La FIFA minaccia di squalificare la Nazionale azzurra da ogni competizione internazionale e di escludere tutti i club italiani dalle competizioni europee nel caso di ricorso al TAR della Juve (annunciato) e di tutte le altre squadre che avessero intenzione di farlo. Per il numero uno del calcio mondiale, si violerebbe la clausola compromissoria e si uscirebbe di fatto dalle regole del calcio. La Fifa chiede rassicurazioni entro le 12 di oggi. E bisogna rispondere. Guido Rossi potrebbe chiedere lumi al governo.

Ahi, ahi, ahi, povera Italia!




"Non nobis Domine, sed nomini Tuo da gloriam"






Anch'io avevo letto questa notizia, e a questo punto mi farebbe piacere
sentire qualche tifoso juventino, per sapere che ne pensa del fatto
che oltre ad avere imbrogliato per anni ed essere stati puniti,
praticamente solo con uno scappellotto, non soddisfatti di questo
con l'arroganza che li contraddistingue, vogliano danneggiare se stessi e tutti gli altri appassionati di di calcio,
se questo è lo stile juve  :oops:  :oops:  :oops:  :oops: