Gara problematica e dalle mille insidie. La più grande di tutte è Delio Rossi nella panchina avversaria. Ma andiamo con ordine: la Fiorentina è una buona squadra, ha cambiato di fresco l’allenatore (e che allenatore!), ha dei buoni giocatori (Gilardino, Vargas, Montolivo), in ascesa entusiasmo e motivazioni, una voglia immensa di risalire la classifica, ha tutti gli ingredienti per tentare il colpaccio a Palermo. Dall’altro lato, cioè noi, per il livello di giocatori che abbiamo, la classifica non è malaccio e non c’è (o non dovrebbe esserci, il condizionale è d’obbligo), l’obbligo del risultato a tutti i costi, se non fosse che….. un paio di cosette. Questa squadra, che non riesce a far punti fuori casa (appena uno rubacchiato) e non riesce nemmeno a far gol, viene condannata dagli eventi a riparare in casa i danni conseguenti delle sue infauste trasferte (maledetto calendario che in trasferta ci ha sempre opposto a tutte le grandi del campionato). Questa squadra, il Palermo, se gioca con attenzione e con la dovuta applicazione, potrebbe far suo il risultato non solo oggi ma anche domenica prossima. Ma potrebbe anche perderle entrambe, rientrerebbe nell’ordine naturale delle cose. Purtroppo non possiamo permetterci la possibilissima ipotesi di non vincere oggi, pena ripercussioni che non prometterebbero nulla di buono e, proprio in virtù della presenza di Rossi sulla panchina viola, potrebbe sortire un’infausta spaccatura tra tifoseria e dirigenza di cui al momento non si sente affatto il bisogno. Mai, come in queste occasioni, un palo, una zolla d’erba divelta, un soffio di vento, potrebbe deviare di qualche millimetro la traiettoria del pallone e decidere se gol o non gol, e da qui il destino di una squadra, di un allenatore, del futuro intero di tutto il campionato. La cosa peggiore è che se oggi si dovesse perdere, dall’altro lato c’è Delio Rossi in panchina, ossia quello che avrebbe potuto essere e non è stato, quello che dal solo esito della gara di oggi, potrebbe sancire la bocciatura o meno dell’operato Zampariniano a Palermo. Speriamo che il silenzio d’attesa dei tifosi rosanero, non sia il preludio ai noiosissimi "l'avevo detto io". Salire sul carro dei vincitori o stare appollaiati ai bordi dell’arena in attesa del cadavere per poi volare a stormi rumorosi e fastidiosi, sono le cose più facili di questo mondo.