No non dormo Fanta...ho un pò più la vita incasinata...ma appena posso mi dedico al Catania...tanto che su DR ho fatto la mia consueta pagella...non so se l'hai letta, altrimenti, come al solito, la copioincollo per il forum...eccola:
Diamo i numeri...
di Gaspare
Con Catania Genoa si chiude il sipario sul campionato 2009/2010 del Catania. Stagione paradossale, possiamo definirla, quella del team dell'Elefante che sembrava destinata ad un triste epilogo e invece è finita in trionfo col nuovo record di punti in serie A che dai 43 della gestione Zenga passa ai 45 della gestione Mihajlovic. Ecco la mia personale pagella dedicata ai protagonisti di questa quarta salvezza consecutiva dell'era Pulvirenti.
DIRIGENZA
Antonino PULVIRENTI & Pietro LO MONACO: binomio indissolubile, a dispetto delle voci che da un paio di stagioni ne prevedono il divorzio in quanto l'A.D. sarebbe l'oggetto del desiderio di mezza serie A, che stanno facendo la fortuna del calcio catanese, oggi mai così in alto dai tempi del mitico binomio Marcoccio – Di Bella. Non hanno certo il dono dell'infallibilità, forse nemmeno quello della simpatia (riferito in particolare a Lo Monaco), ma hanno quello della serietà. Dono che permette di fare tesoro degli errori commessi senza il bisogno gettare quel fumo della facile demagogia o del basso populismo (per quello ci bastano certi politicanti dal sorriso facile ma dalla mano lesta!), ma con i fatti. Questa salvezza e questo record sono in grandissima parte merito loro, del resto chi ha il cervello collegato alla bocca o alle mani che digitano su una tastiera, sa che solo una buona struttura societaria fa la fortuna delle squadre. Voto 9
ALLENATORI
Gianluca ATZORI: la società aveva scommesso tanto su di lui. Tanto da esonerarlo forse con qualche giornata di ritardo. Il buon Gianluca ci ha messo tanto impegno e qualche buona idea, il suo Catania giocava pure bene (quanto meno nei primi tempi!), ma la serie A è risultata un impegno troppo grande per lui, forse qualche altra stagione di gavetta gli avrebbe fatto bene. Recentemente ha avuto anche l'onestà intellettuale di riconoscerlo. Voto 5
Sinisa MIHAJLOVIC: arrivato - col fido Dario MARCOLIN - fra lo scetticismo di molti, per via della non felice esperienza col Bologna, per compiere quella che in tanti dicevano un impresa, se non disperata, quantomeno difficile: la salvezza di un Catania ultimo a 9 punti. Agli scettici, prima che sul campo, rispose con una frase che divenne profetica: “Questo Catania è più forte di quel Bologna” . I fatti gli hanno dato ragione, ma non poteva essere che così. Visto che la squadra è, praticamente, la stessa che si salvò tranquillamente ed anticipatamente con Zenga, altro che lo “smatellamento” millantato dai soliti “Allenatori nel pallone”. Ovviamente il tecnico serbo ci ha messo tantissimo del suo e non solo al livello psicologico, ma a livello tecnco-tattico. E' suo, ad esempio, il merito di aver “scoperto” Ricchiuti regista, un terzino serio come Alvarez, disciplinato Llama. Un capolavoro. Voto 10
PORTIERI
Mariano Gonzalo ANDUJAR: alla sua seconda esperienza nel calcio italiano ed ancora in Sicilia. Qualche incertezza di troppo ad inizio stagione, poi è diventato determinante nell'incredibile corsa dei rossazzurri per la salvezza come sa esserlo il portiere della nazionale argentina. Non per nulla Maradona lo porterà in Sudafrica ai mondiali. Voto 8
Andrea CAMPAGNOLO: con Atzori ha avuto qualche presenza da titolare per supplire con la sua esperienza ai problemi di ambientamento di Andujar. Non sempre è andata bene, ma quando è andata ha dimostrato che sul suo bagaglio tecnico non si discute, ricordandoci che era uno dei pochi punti fermi della Reggina. Giusto e meritato premio il posto da titolare nell'ultima di campionato. Voto 6
Tomas KOSICKY: “Tommy” quest'anno non ha praticamente mai avuto spazio, tranne che per forza maggiore nel secondo tempo di Chievo Catania dove, comunque, si è disimpegnato discretamente. Troppo poco. S.V.
DIFENSORI
Alessandro POTENZA: sul suo bagaglio tecnico non ci sono discussioni. Ma è stato travolto dall'aura negativa che incombeva sul Catania nella prima parte della stagione e nella seconda dallo straripante Alvarez che gli ha lasciato solo le briciole nel finale di campionato. Stagione in chiaro scuro per l'ex genoano. Voto 5
Nicolas Federico SPOLLI: tra gli acquisti più azzeccati di questa stagione. Anche sotto la tempesta di inizio stagione era tra i pochissimi a non naufragare. Con l'avvento di Mihajlovic la definiva consacrazione del suo valore e il definitivo esorcismo del fantasma di Stovini che incombeva su di lui. Voto 9
Matias Agustin SILVESTRE: potrebbe valere pure per lui il giudizio che ho dato a Potenza, solo che Matias evidentemente ne è uscito fuori alla grande grazie, probabilmente, al suo carattere battagliero e la sua classe cristallina che ne hanno fatto uno degli elementi di forza di questa squadra, nonché oggetto di attenzioni di importanti club. Voto 7
Giovanni MARCHESE: per “Giuanneddu” nutro un affetto particolare perchè prima di essere un ottimo terzino (non per nulla ha trascorsi importanti nell'Under 21!) è un tifoso rossazzurro, che come tale ha voluto fortemente indossare questa maglia. Ma il destino baro, che talvolta è dietro l'angolo quando si riesce a coronare un sogno, gli ha riservato una stagione sfortunata, ma una stagione che era iniziata bene tanto da farsi preferire a Capuano. Poi il guaio al “crociato” e per lui campionato finito. Voto 6
Giuseppe BELLUSCI: è un giovane di grande avvenire, un punto di forza dell'Under 21. Un investimento. Per averlo il Catania ha vinto la concorrenza di Juventus e Napoli. Però quella di Giuseppe non è stata una stagione molto esaltante, vuoi per qualche noia fisica di troppo e qualche ingenuità dovuta alla normale mancanza di esperienza in serie A. Ma ha le qualità tecniche per rifarsi. Voto 5,5
Blazej AUGUSTYN: ad un precampionato da fenomeno, non è corrisposto un esordio congruo nella massima serie. Poi, mago Sinisa, ha capito che come terzino o mediano a protezione della difesa rendeva molto meglio che da centrale difensivo, e per l'Under 21 polacco sono risalite le quotazioni. Ma anche con lui il destino non è stato tenero, visto che nel momento migliore ha dovuto gettare la spugna a causa ancora di un “crociato”. Voto 6
Valeira Pablo Sebastian ALVAREZ: “Comu-finiu-cu-Alvarez”, ve lo ricordate il tormentone di qualche anno fa? “Finiu” che avevamo un fenomeno in casa ma né Baldini né Zenga (che addirittura lo fece rispedire al mittente!) se ne sono accorti. Per fortuna che Sinisa c'è, ed ecco agli occhi dei catanesi, che fino ad allora lo vedevano come un UFO, apparire un terzino come mai ce ne sono stati a Catania. Corsa, potenza, senso della posizione, straripante personalità con gli avversari e con i compagni (chiedere a Llama in Lazio Catania!). Un campionato mostruoso, insomma. Avrebbe meritato di seguire il compagno di squadra Andujar in Sudafrica. Voto 9
Ciro CAPUANO: il suo rendimento non è sempre stato costante. Ad inizio stagione aveva perfino perso il posto da titolare. Ciro,anche nell'era Mihajlovic, ha alternato prestazioni mostruose ad alcune decisamente imbarazzanti. Ma il suo contributo a quest'incredibile rincorsa salvezza lo ha senza dubbio dato. Voto 7
Christian TERLIZZI: era il reietto della rosa, per via dei suoi limiti caratteriali che per quell'imbarazzante papera nei minuti di recupero di quel Catania Juventus di una stagione fa, che consentì ai bianconeri di vincere immeritatamente al Massimino. Poi la mano di mago Sinisa ed un coraggioso “outing” lo hanno fatto tornare quel centrale difensivo che meritò la Nazionale ai tempi di Palermo. Voto 8
CENTROCAMPISTI
Gennaro DEL VECCHIO: è tornato a Catania il figliol prodigo. Ma la sua stagione è stata da dimenticare. Lontano mille miglia da quel “fenomeno” che era ai tempi della gestione Gaucci e dell'esperienza sampdoriana, a Catania si è visto un giocatore che non aveva più nulla di serio da dare. Voglio pensare che la causa sia da ricercarsi nel problema ad uno dei plantari, che lo ha costretto prima a giocare con le infiltrazioni e poi ad operarsi, e non ad altro. Voto 5
Ezequiel Alejo CARBONI: uno dei più positivi ad inizio stagione, come il connazionale Spolli, poi qualche noia fisica e la necessità di Mihajlovic di ridisegnare il centrocampo rossazzurro, lo hanno costretto un po' ai margini. Ma sul suo apporto come medianaccio sradica-palloni e muro davanti la difesa non ci sono dubbi. Voto 7
Pablo Martin LEDESMA: la sfortuna fatta uomo. Quando pareva aver recuperato dal lungo stop causa “crociato”, ecco altre noie fisiche che lo hanno stoppato. Mettici pure i limiti caratteriali sottolineati sia da Lo Monaco che Mihajlovic e che in Argentina gli sono valsi il soprannome di “pecora” (apparentemente per la capigliatura, ma è chiaro che non solo per quella!) e un'altra stagione se ne è andata a farsi benedire. Un Ledesma recuperato a 360° farebbe fare un salto di qualità notevole al Catania, lo abbiamo visto la scorsa stagione e in Catania Genoa dell'ultima domenica di questa. Voto 6 (d'incoraggiamento!)
Mariano Julio IZCO: lo lanciò Pasquale Marino in A, facendolo esordire nel momento più difficile del Catania, ovvero durante il periodo di quell'infame squalifica post 2 febbraio 2007. Altri tre sono gli allenatori che hanno transitato da Catania ed anche loro lo hanno sempre preso in seria considerazione. Un motivo ci sarà? Eppure da quattro anni a questa parte, Marianito, deve sostenere gli esami di ammissione in A per chi, evidentemente, è stato abituato a vedere Xavi Alonso o Ribery in maglia rossazzurra. Il bello è che ogni stagione viene promosso, in questa addirittura con la lode e tre punti pesantissimi in casa della Juventus. Ma dall'anno venturo, statene certi, dovrà rendere di nuovo conto dell'onta della sua presenza in rossazzurro ai soliti “Allenatori nel pallone”. Voto 9
Ezequiel Cristian LLAMA: da brutto anatroccolo si era trasformato in splendido cigno. Da “scommessa” in “certezza”. Appena il tempo di segnalarsi come uno dei migliori centrocampisti esterni sinistri che il solito destino baro, quest'anno con un occhio particolare per i giocatori del Catania, lo costringe a finire con anticipo la stagione causa, indovinate cosa? Rottura del “crociato”. Voto 8
Federico MORETTI: mai impiegato seriamente in partite ufficiali, se non in Coppa Italia dove ha all'attivo una rete, peraltro di pregevole fattura, e dove ha dimostrato interessantissime doti tecniche e tattiche. Se la fortuna lo assiste avremo un altro Biagianti. Voto 6 (d'incoraggiamento!)
Adrian RICCHIUTI: la magia meglio riuscita al mago Sinisa. A gennaio aveva già le valige pronte, poi, come detto prima, Mihajlovic e la sua fortissima voglia di non perdere quella serie A sudata ed ottenuta solo a 32 anni, ne hanno fatto un regista offensivo fra i migliori della A, peraltro con due reti all'attivo, e assoluta chiave di svolta del campionato rossazzurro. Voto 9
Fabio SCIACCA: grande promessa del calcio catanese. Un punto di forza degli azzurrini Under 20. Un esempio di quello che potrebbe esserci a Catania quando quel Centro Sportivo in dirittura d'arrivo sarà a pieno regime. La stagione di “Fabiuccio” è stata, comunque, anonima. Non certo per volontà sua ma per le noie fisiche che lo hanno tormentato da quando è tornato reduce dai Mondiali di categoria in Egitto. S.V.
Marco BIAGIANTI: da tre stagioni è il punto di forza del centrocampo rossazzurro. Da “scommessa” prelevata dalla Pro Vasto in C2 alla serie A senza traumi di ambientamento. Indimenticabile la sicurezza da veterano con cui esordì in quel delicato e difficile Catania Chievo a Bologna. Dalla convocazione in Nazionale lo scorso anno a oggetto del desiderio di mezza serie A. Con molta probabilità quest'anno lascerà Catania per quel meritato “scatto” di carriera. Quelle lacrime e quelle parole d'amore per i tifosi dell'ultima partita non le dimenticheremo mai. Voto 9
Pablo Cesar BARRIENTOS: il giocatore più pagato della storia del Catania Calcio. Doveva farci fare già da quest'anno quel tanto agognato salto di qualità, invece i postumi dell'infortunio per il quale la Società ha avuto un prezzo di saldo, si sono rivelati più lunghi del previsto e per vedere all'opera “El Pitu” abbiamo dovuto aspettare le ultime due partite di campionato, dove ha dato, in compenso, segnali incoraggianti per quando sarà recuperato al 100% . S.V.
Simone PESCE: compagno di squadra ad Ascoli di Bellusci, e come lui, sebbene in tono minore rispetto al compagno, si era ritagliato la sua nicchia di mercato in A. Purtroppo, però, la sua esperienza a Catania, per varie vicissitudini, è stata poco felice, tanto che, su imprimatur di Sinisa Mihajlovic, in via Ferrante Aporti lo hanno rispedito al mittente. S.V.
ATTACCANTI
Giuseppe MASCARA: il Capitano. Come molti in squadra anche lui ha risentito di quell'aura di negatività di inizio stagione, ma l'ha vissuta da Capitano. Prendendosi le sue responsabilità. L'avvento di Mihajlovic ha trasformato pure lui, che è tornato quel “Mascarinho” capace di infiammare il cuore di ogni tifoso “macca Liotro”. Il “cucchiaio” a Julio Cesar è un altra perla consegnata agli annali delle storia del calcio catanese assieme al goal da centrocampo al Palermo della scorsa stagione. Voto 9
Gianvito PLASMATI: Purtroppo il buon Gianvito non è riuscito a bissare la buona stagione vissuta con Zenga in panchina. Eppure le occasioni di dimostrare quanto valeva le ha avute, ma le ha fallite tutte o quasi, perchè al suo attivo c'è l'assist vincente ad Izco di quel magico Juventus Catania grazie alla quale il Catania iniziò l'inarrestabile cavalcata verso la salvezza. Voto 5
Takayuki MORIMOTO: doveva essere la stagione della sua consacrazione, dopo essere stato decisivo con i suoi goal in quella precedente. Invece, vuoi la giovane età e la non completa maturità, il giapponesino non ha retto il peso dell'attacco rossazzurro, pur segnalandosi per le indubbie qualità tecniche, fuori dal comune per un atleta proveniente da un paese in cui il calcio non è proprio una tradizione antica, e i cinque goal stagionali che sono bastati per fargli meritare la convocazione ai Mondiali sudafricani. Voto 6,5
Jorge Andres Barrios MARTINEZ: è stato l'anno della sua definitiva consacrazione. Per la verità che Jorge fosse un giocatore che fa la differenza quando è in forma, lo avevamo intuito già tre anni fa quando Lo Monaco lo portò a Catania. Infatti quando sta bene è un autentica forza della natura, un demonio per gli avversari. Per ulteriori ragguagli chiedere a Materazzi e Lucio. Inevitabile, come è stato per Vargas, che un giocatore del genere lasci Catania perchè sollecitato da società di maggiore blasone. Inevitabile e meritata pure la convocazione nella nazionale uruguaiana per i Mondiali. Voto 9
Maximiliano Gaston LOPEZ: l'autentica bomba del mercato invernale. In tutti i sensi. Abilmente soffiato alla Lazio, destabilizza gli equilibri di mercato, che mai avrebbero visto un giocatore del genere in una piazza come quella di Catania, e dà la decisiva impennata salvezza al campionato della Mihajlovic's Band con i suoi 11 goal, tutti decisivi (tranne la perla di Livorno!), in appena 17 partite. Mostruoso. Voto 10
Orazio RUSSO: Catania Genoa è la sua partita, la giornata RUSSOazzurra, nella quale il vecchio leone, autenticamente “macca Liotro”, saluta il suo popolo. Quelli che lo hanno visto “pulcino” quando Angelo Massimino pronosticava per lui un avvenire luminoso (c'era quasi riuscito a Lecce, poi un brutto infortunio ha rovinato tutto!) e quelli che lo hanno conosciuto solo adesso, nella cavalcata trionfale per la serie A del 2006, con quel goal da cineteca Champion's League al Vicenza. Domenica ha chiuso col calcio giocato nella migliore maniera possibile, con i ventimila del Massimino a scandire il suo nome. Da brivido. L'attende adesso un posto dietro una scrivania del Catania Calcio. Voto 10 (alla carriera!)
A voi la parola...
Ciao