Il problema sul caso Paolucci e' semplice: all'inizio della faccenda si era parlato di un prestito con diritto di riscatto della singola metà. Dunque si era pattuita una cifra per metà del cartellino. Ovvero se il giocatore ti fosse piaciuto avresti rilevato la meta' dall'Udinese e saresti andato alle buste con la Juve. Poi c'e' stato il diverbio con Secco. E Paolucci ha praticamente smesso di giocare..Coincidenze? Forse. E' pero' strano che un giocatore autore di un eccellente prima parte di campionato venga accantonato nella seconda. E ancora piu' strano il diniego della societa' a voler corrispondere la cifra del riscatto
Domanda: ma la cifra era stata pattuita o no?
Se si a quanto ammonterebbe?
Last but not least: Lo Monaco sta andando in Argentina per trovare giovani interessanti.
Paolucci non e' interessante? E' una questione di valore tecnico (non credo)? O di spesa eccessiva?
Sarebbero state delle belle domande, ma evidentemente Teghini non ci ha pensato.
Forse l'hai scritto più chiaro di me Marco, vediamo ora se accuseranno anche te di non conoscere le regole del mercato
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Dovendo scegliere tra il primo Lo Monaco (quello di Corner) e il secondo Lo Monaco (quello di Sala stampa), quindi tra quello del diritto di riscatto e quello del "non si capisce quello che ha detto", io opterei per una terza soluzione: frasi un pò oscure tra le parti (probabilmente tra Udinese e Catania), come a volte avviene negli affari, e ognuno ha capito, o voluto capire, o ha fatto finta di capire quello che gli conveniva. Così Lo Monaco era convinto di avere un diritto di riscatto (non scritto), e l'Udinese una sorta di "risentiamoci a fine stagione e vedremo". Il prezzo, con le buone partite di Paolucci é salito e la frittata é stata fatta e il fidanzatino della velina è finito in panca o in tribuna. Ovviamente questa é solo un'ipotesi, ma nella confusione generale mi sembra la più verosimile. anche perché, se il prezzo del riscatto fosse veramente stato scritto l'estate scorsa, a quest'ora Paolucci sarebbe del Catania (o almeno la metà del cartellino).
Fino ad ora questo modo di procedere ha dato ragione alla società visti i risultati, anche perché, dove proprio si rischiava, vedi Stovini e Bizzarri, si è optato per un'altra strategia. Quindi non me la sento di criticare le scelte della società, su questo argomento così come per gli ingaggi. Che il vatino vada a scovare, magari in papuasia o tra i dilettanti, nuovi giocatori da lanciare...