Riporto di seguito una serie di commenti allucinanti che dimostrano ancor di più come la cultura di taluni è spesso insufficiente ai canoni minimi della ragionevolezza.
E’ stata una partita che ha connotati incredibili – ha proseguito Miccichè – analizzandola ci rendiamo conto che è successo qualcosa di imponderabile: il gol di Mascara che è passato alla storia, l’espulsione di Bresciano che se vogliamo è sì un brutto fallo ma dopo pochi minuti non si rovina una partita con un rosso, il rigore prima concesso e poi non dato e un’altra serie di circostanze. Per questo dico che giocandola di nuovo, per mille volte, sarebbe un risultato irrealizzabile”
“La vittoria sul Palermo per loro era talmente ipotizzabile e quasi irraggiungibile che una volta acquisita ha dato luogo a questi festeggiamenti da Champions – ha ammesso Miccichè – La vittoria del derby è sempre importante, è un evento eccezionale ma, con tutto il rispetto per il Catania, ribadisco che il club etneo è sempre arrivato dietro il Palermo, minimo di 10 punti, e lo farà anche quest’anno. Una cosa è certa: sono sicuro che il Catania a Palermo non vincerà più con quattro gol di scarto”.
Le dichiarazioni di Pulvirenti e Lo Monaco? Avendo vinto giustamente possono dire e pensare quello che vogliono ma l’impegno agonistico e mentale da parte nostra non è stato inferiore a quello del Catania. A distanza di 48 ore ancora vivo questo match come un incubo: gli etnei hanno tirato quattro volte in porta e hanno sempre segnato, il Palermo avrà fatto 16 o 18 tiri, Bizzarri è stato il migliore in campo e ciò vuol dire che qualcosa è andata storta. Con questo – aggiunge Miccichè – non voglio dire che con un gol potevamo riprendere la gara, ma ricordo bene un Palermo-Roma di qualche anno fa. Nel primo tempo perdevamo 3-0 e poi finì 3-3. Mi chiedo come sarebbe andata a finire se Bizzarri non avesse compiuto un miracolo su Migliaccio nel primo tempo o se non avesse fatto quel miracolo su Cavani….
Egregio signore, la sua squadra ha subito la più grande umiliazione della sua storia proprio per il tipo di mentalità che lei incoscientemente esterna. Non si può e non si deve snobbare nessuno al giorno d’oggi, sia per rispetto, sia per intelligenza, e poi mi permetta …. la sua squadra non è in grado di snobbare nessuno …..!
Il Catania Calcio in passato ha subito batoste eclatanti nei derbies e non ha mai cercato alibi di nessun tipo, comprese presunte irregolarità non sanzionate, tipo gol segnati in fuorigioco o con l’aiuto delle mani, o rigori concessi generosamente ….
L’espulsione di Bresciano è giusta e sacrosanta e guai se non l’avesse fatto, sarebbe stato un errore imperdonabile. L’arbitro, in qualsiasi disciplina, non può e non deve farsi influenzare dal tipo di partita, dalla posta in palio o dalle squadra che in quel momento s’incontrano, ma deve essere inflessibile nell’applicare le regole e farle rispettare, altrimenti non è un arbitro ma un giocatore aggiunto.
Mi chiedo quale sarebbe stato il suo pensiero se anni addietro, a Catania, Paparesta avesse sorvolato su un fallo su Toni in piena area di rigore, sol perché si era al 3° minuto di gioco………
Comunque, se permette, penso che la partita di domenica sia stata influenzata più che dall’arbitro, dalle dichiarazione antecedenti del suo patron e del capitano della squadra.
Dire che la partita contro il Catania non ha alcuna importanza rispetto ad altre partite, è una mancanza di rispetto non tanto per l’avversario (si figuri …), ma per l’ambiente che si rappresenta.
Tutti sanno quanto i Palermitani tengano alla partita contro il Catania … eccetto Zamparini …!
Riguardo il capitano …… Quando si sminuiscono gente come Bizzarri, Ledesma, Baiocco, Mascara, Silvestre …. o non si capisce nulla o si è masochisti, in quanto è chiaro che dai una motivazione ulteriori e accentui la concentrazione.
Riguardo i festeggiamenti, è giusto ricordarle che questi hanno riguardato solo noi tifosi, riscattati alla grande delle batoste precedenti, e nessun altro!
I vostri termini di paragone rimangono i Filippini (con tanto di show post derby…), Rinaudo, Liverani e Tedesco. Il nostro, se permette, è Walter Zenga, il campione, che non lascia scappare emozioni per non umiliare nessuno oltremisura.
La società nei suoi massimi rappresentanti, ha mantenuto un atteggiamento esemplare: si figuri, Lo Monaco impassibile in occasione della promozione se festeggiava per una partita vinta!
Lei da i numeri e con i numeri si tradisce da solo: non è lavoro suo!
Ma se proprio vuole dare i numeri ricordi che in sessant’anni di CALCIO CATANIA il suo Palermo è fallito due volte, è retrocesso in C2 e poi ripescato ed ha evitato il terzo fallimento non grazie alle capacità di gente come a lei, altro che dieci punti….. A proposito, ma prima dell’avvento di Zamparini lei di che cosa si occupava?
Ritornando alla partita, il Catania ha fatto i tiri che gli necessitavano per mettervi al tappeto, il resto se l’è risparmiati per non trasformare una disfatta in dramma, e questo dovrebbe farla riflettere…!
Riguardo alle certezze …. ci vada pieno con i proclami, anche perché se queste sono le premesse, di batoste ce ne saranno a bizzeffe. Impari la lezione!
Cordialmente suo
MALATO PO CATANIA
NOI SIAMO IL CALCIO CATANIA, il suo incubo peggiore.