Casorezzo (MI), 19 Maggio 2008
Caru forensi,
è fatta: stavolta gli eventi sono girati a nostro favore. La partita è cominciata male, con quel goal evitabilissimo, ma forse è stato meglio così, perché la Roma ha iniziato da quel momento a lasciarci mano libera e a concentrarsi su quanto avveniva a Parma. Premetto che, a mio avviso, è stata partita vera fino al raddoppio dell'Inter: il Catania ha costruito e sprecato varie palle goal senza fare affidamento sul calo di concentrazione dei giallorossi, ma, dopo che lo scudetto è stato virtualmente assegnato all'Inter, il pareggio è stato solo questione di tempo. Non me ne vogliano a Empoli, ma le dichiarazioni del presidente Corsi sono state improntate alla più disonesta ipocrisia: bene ha fatto il nostro presidente, con buona pace di Giacomo Tedesco, a ricordare Empoli-Reggina dello scorso anno. Ma io vorrei anche aggiungere l'indecente fine stagione del Genoa, che ha elargito punti a Empoli e Parma, altrimenti saremmo stati già salvi domenica scorsa. Avete notato che Baldini ha rischiato di allenare anche per l'anno prossimo una squadra di serie A? Chissà se è dispiaciuto che si sia salvato il Catania?
Ma è tempo di bilanci e io mi limito solo a osservare la classifica: quartultima posizione con la miseria di 37 punti, solo 8 vittorie, di cui nessuna esterna, e ben 17 sconfitte, di cui 5 in casa. Che dire? E' un miracolo se ci siamo salvati. A presto,
Marco Tullio
Per mettere pressione all'Inter, la Roma avrebeb dovuto chiudere il conto con ben altra autorità, siamo stati bravi anche noi a non mollare mai, chiaro che dallo 0-2 di Parma, l'assedio è diventato arrembante e il gol era nell'aria, ma anche prima non è che avessimo fatto male. D'altra parte il gol di Vicinic è stato un capolavoro di fronte al quale c'è solo da togliersi il cappello, così coem difronte alla parata, pur fortunosa, su Tedesco.
Riguardo i numeri, è vero che è un miracolo salvarsi senza mai vincere fuori casa, però è anche vero che abbiamo trascorso 36 giornate su 38 fuori dalla zona retrocessione, quasi il contrario delle squadre che sono retrocesse. E, vorrei ricordare, che
sono retrocesse squadre comunque di una certa tradizione, che hanno tutte fatto le coppe europee negli ultimi due anni, e che hanno speso tantissimo, a parte l'Empoli che però aveva il famoso prestito di Giovinco e tanti giovani quotati, oltre ad alcuen certezze. Adesso si ritroverano in B e senza Giovinco, questo dovrebeb far riflettere chi è favorevole alle grandi collaborazioni con le squadre più quotate.
Certo 37 punti sono pochissimi, ma la quota si è abbassata perché il campionato è stato ben più equilibrato: nessuno si è staccato in anticipo, contrariamente agli altri anni.
Dunque, come avevo già detto prima di ieri,
non ci sarebbe stato da recriminare se avessimo mancato la salvezza, ma ora non si può dire che non la meritassimo. Valiamo quello che dice la classifica, cioè un punto in più di chi è andato in B, ma dietro quel punto c'è tutta una stagione in cui si è sbagliato tanto, ma meno che in altre piazze, ben più esperte.
Ora si deve mettere a frutto i tanti insegnamenti di questa stagione, affinché il prossimo anno chiudiamo il discoros un po' in anticipo.
Ciao!
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