cari fratelli rossazzurri,
dopo le deludenti sconfitte di Empoli e Livorno mi sono lasciato guidare da quello che l'istinto e il cuore suggerivano, scrivendo su questo post, nei minuti immediatamente successivi alle partite, quelle parole che costituivano il naturale sfogo della mia amarezza.
In particolare la mia rabbia si è rivolta esclusivamente nei confronti di una persona che ritengo la principale responsabile di questa pericolosa involuzione dei nostri giocatori: Silvio Baldini.
Rabbia espressa in frasi non offensive per la sua persona ma per il suo "essere" tecnico e addetto ai lavori.Frasi che in queste grigie domeniche ho scritto e riscritto anche in altri siti rossazzurri.E poi...un lungo silenzio ed un'astinenza dal calcio, dalle vicende sportive nostrane che ho voluto con tutte le mie forze attuare sin dalla scorsa domenica, quasi per disintossicarmi dalle mille frasi, congetture, sospetti, illazioni, supposizioni sul Catania che avrei sentito se avessi acceso la TV, la radio o il PC.Ma soprattutto ho voluto staccare la spina per poter meditare un po' su quello che è il presente e può essere l'immediato futuro del Catania.
E il mio primo pensiero va proprio a quelle frasi scagliate contro Baldini per le quali sinceramente ho dimostrato di non essere diverso da quella schiera di "buontemponi" che sono pronti a lanciare anatemi quando le cose volgono per il verso sbagliato e che si vantano (vergognosamente) di aver azzeccato i loro funesti presagi con la classica frase "chi t'ava rittu?".
La domanda che mi sono posto in questi giorni è proprio questa: "ma se desidero che Baldini vada via, se dico che calcisticamente siamo nella m...., diffondendo ad amici, parenti e colleghi questo mio sdegno nei confronti di qualcuno STO FACENDO IL BENE DEL CATANIA??"
Per trovare la risposta, il mio pensiero, da appassionato di almanacchi e statistiche va a ventun anni fa, quando eravamo in B, proprio con una squadra che tutti giudicavamo tecnicamente da primi posti e che invece si ritrovò nel girone di ritorno a lottare nei bassifondi della classifica, con un allenatore sanguigno quale Gennaro Rambone che, stufo delle continue critiche della piazza che a momenti voleva la tua testa, dopo la debacle di Campobasso (4-0) decise di andarsene lasciando la squadra senza panchina a nove giornate dalla conclusione del campionato.Direzione tecnica che il Presidente Massimino dovette quasi obbligatoriamente (perchè "scecchi a fera" ce n'erano solo due...) affidare ad un "genio" chiamato Bruno Pace che invece di dare una scossa all'ambiente come i tifosi ingenuamente credevano, lo fece sprofondare ancor di più, con un timido colpo di coda finale concretizzatosi con le vittorie col Bari in casa (gol di Polenta) e con la Triestina in trasferta (Walter Allievi)...e poi IL GIORNO DEI GIORNI...la penultima giornata di campionato: CATANIA - Cagliari...I sardi erano matematicamente retrocessi.Noi dovevamo assolutamente vincere per arrivare a quota 33 che ci avrebbe perlomeno assicurato gli spareggi-salvezza.Tutti pensavamo: "sti saddignoli su già n'ta C, i 'ssuntumamu, ci ni facemu quattru!!".
E invece quella partita, con un Cibali pieno, con un pubblico che fu il dodicesimo uomo in camppo, si rivelò tremendamente difficile con una porta cagliaritana che non ne volle sapere di capitolare terminando dunque la partita con uno SCIOCCANTE 0-0 che ci condannò alla retrocessione (perdemmo la domenica dopo fuori casa contro un lanciatissimo Cesena, poi promosso in A).
Quel campionato 1986-87 mi brucia ancora, mi fa ribollire di rabbia al solo pensiero.Una squadra tecnicamente tra le più quotate della B che pagò a duro prezzo la propria abulimia in attacco (come l'attuale Catania) e gli errori, quello più grave, di aver voluto la dipartita dell'allenatore a poche giornate dalla fine del torneo e quello,imperdonabile, di aver considerato una passeggiata il match con una formazione retrocessa.
NON RIPETIAMO GLI STESSI ERRORI DEL PASSATO SE NON VOGLIAMO CHE ESSI SI RIPETANO!!!!!
Il che significa che Baldini, anche se non è un "fuoriclasse" teniamocelo stretto fino alla fine del campionato e che domani l'incontro con un Cagliari (ancora una volta...) quasi in B NON SARA' UNA FORMALITA!!!!
Ricordiamoci anche dell'incontro di ritorno con l'Ascoli dello scorso anno, dove avremo dovuto "divorare" i marchigiani che invece rischiarono di farci una goleada!!!!
E ricordiamoci ovviamente degli esempi positivi, di quelle partite che non ti aspetti di vincere: come quella di Udine del 2007.
NON DIAMO NULLA PER SCONTATO, STRINGIAMOCI ATTORNO ALLA SQUADRA E INCITIAMOLA CON TUTTE LE NOSTRE FORZE!!!
Ed isoliamo, voltiamo le spalle, emarginiamo coloro che con vergognoso fatalismo dicono che Catania non può restare a certi livelli, perchè "tradizionalmente" è una squadra di categoria inferiore!!!!INSIGNIFICANTI PROVINCIALI DI M......!!!!
COS'HANNO DI MEGLIO RISPETTO A NOI, PIAZZE COME REGGIO CALABRIA, EMPOLI, LECCE, CHIEVO, PARMA CHE SINO A VENT'ANNI FA ERANO DA SEMPRE STATE AI MARGINI DEL CALCIO CHE CONTA!!!!
NOI MERITIAMO VENT'ANNI CONSECUTIVI DI A!!!!!SE LO VOGLIAMO, SE CI CREDIAMO!!!!