La partita di stasera col Frosinone rappresenta l'ennesimo bivio di una stagione piacevole. Finora il Messina non ha preso tutte le direzioni giuste, certamente dovendo andare da Milano a Roma diciamo che sta andando a Pescara ma non a Copenaghen.
La sconfitta di Cesena è stata assimilata e digerita, piuttosto pesante è invece la rinuncia fino a fine torneo ad uno degli uomini più in forma della squadra, quel Pestrin che stava dventando il metronomo del centrocampo messinese. Purtroppo la sfortuna sotto questo profilo ci sta veramente perseguitando.
Col Mantova una vittoria rinfrancante e per certi versi sorprendente, il riferimento è alla prova degli avversari, che avevano destato grande impressione all'andata e che invece hanno fornito una prestazione opaca, qualche merito il Messina lo ha di certo, io non ho visto la partita ne ho sentito radiocronache, mi fido del giudizio di alcuni amici che hanno potuto assistere alla gara.
Oggi ultimo appello per una assai improbabile rincorsa alla zona play off. Più che altro sarebbe importante fare risultato per avere ancora motivazioni pesanti in vista della partita di sabato col Brescia, è chiaro che con una dote di punti vantaggio sulle ultime come quella che abbiamo al momento ed un distacco aumentato rispetto alla sesta in classifica diventerebbe difficile mantenere alta la concentrazione e soprattutto trovare motivazioni per tutti per proseguire nel bel lavoro fatto finora.
Detto questo, la società ha fatto seguire i fatti alle parole e non ha cambiato una virgola dell'organico pre esistente fatto salvo l'innesto di Foti già a inizio campagna trasferimenti. La cosa è perfettamente comprensibile stante il fatto che ci troviamo di fronte al più anomalo campionato di serie B che io ricordi. Puntare forte con possibilità di successo minime è da pazzi e Gasparin ha dimostrato di avere parecchio sale in zucca.
Ah, fosse arrivato un anno prima...