Mentre faccio un giro su internet mi ritrovo questo articolo:
http://controcampo.mediaset.it/articoli/articolo5205.shtml .
Non dice nulla che io nn sappia già,eppure mi prende un colpo al cuore,avverto una brutta sensazione di smarrimento.
Già della partenza di gente come Diana,Bresciano,Pisano si sapeva già....
Dei continui malumori di Zaccardo e Barzagli anche,e la speranza di vederli ancora a lungo con la maglia rosanero si era ormai affievolita...con pochi rimpianti addirittura,viste le ultime prestazioni dei suddetti...
Poi leggi e scopri che anche Simplicio è sul mercato e che per lui è solo una questione di valutazione e di offerte adeguate...
In cuor tuo sai benissimo che il destino di Amauri è lontano da questa terra e tinto di altri colori che ahinoi nn saranno il rosanero...
Ad un certo punto mi fermo un attimo a riflettere su questo articolo e provo a fare due conti :parliamo di 7 giocatori titolari, ai quali va aggiunto il portiere ( ruolo sul quale nn si può certamente dire che siamo coperti per il futuro) e arriviamo ad 8....
Questi allarmanti numeri fanno si che io mi ponga una domanda: E' DAVVERO LA FINE DI UN CICLO?
Vero è che siamo abituati alle partenze.Vero è che questo purtroppo può essere il ruolo della nostra squadra in un campionato dominato dalla potenza economica delle grandi.
Ma una simile situazione sarebbe allarmante:significherebbe ripartire l'anno prossimo con 2-3 pedine,attorno alle quali dover fare un intera squadra.
E, da nn dimenticare,anche la gestione tecnica è totalmente in alto mare,per oggi e per il futuro.
A questo punto,preso dallo sconforto,nn mi resta che chiedere a voi:mi sono fatto influenzare troppo da questo articolo,o la realtà è davvero questa.
Temo che la verità nn sia tanto lontana da quella scritta in quell'articolo:da quando il palermo è in A, credo sia il momento piu difficile della gestione societaria,temo che in questo momento sia davvero arduo parlare di progetto tecnico,visto che di questo nn c'è nè la componente giocatori ne la componente allenatore.
Spero sia un incubo.